Con 385 tour operatori ed 11 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino) l’Italia si è presentata in forze all’Itb Berlin Now 2021, versione virtuale della fiera che anche quest’anno vede L’Agenzia di Viaggi Magazine come media partner ufficiale.
Una tappa di grande importanza per la ripartenza turistica, non fosse altro perché proprio la Germania rappresenta il primo mercato estero per presenze e spese turistiche, con una quota che nel pre Covid aveva raggiunto il 17% sul totale.
Valori e numeri ribaditi dal ministro del turismo, Massimo Garavaglia, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della Destinazione Italia all’ Itb. «Sarà importante muoversi a livello europeo e quindi creare una cornice Ue per la ripresa del nostro settore. Ed in tale ottica non vedo l’ora di incontrare il sottosegretario all’economia tedesco Bareiss e lavorare con la controparte tedesca per assicurare una stretta cooperazione tra Germania e Italia. Anche perché – ha aggiunto Garavaglia – la presenza tedesca sarà una pietra miliare della ripresa. Il turismo tedesco prima della pandemia, infatti, era il più significativo con 59 milioni di presenze e circa 7,6 miliardi di euro di entrate generate».
Garavaglia ha infine ricordato che in generale, il comparto turistico, in Italia, rappresenta un perno dell’economia, essendo “datore di lavoro” per quasi 4 milioni di persone e non può certo rimanere indietro nella ripartenza del paese.
GLI ASSET DELL’ENIT. Un ruolo cruciale per il rilancio turistico lo giocherà, ovviamente, l’Enit. Infatti, il presidente Giorgio Palmucci, sempre nel corso della conferenza in streaming ha spiegato: «Il nostro obiettivo per il 2021 è di implementare la promozione sviluppando oltre 30 campagne di marketing, vale a dire una per ogni mercato estero di riferimento e contestualmente predisporre un costante monitoraggio della situazione dell’offerta di servizi per consentire una tempestiva ripartenza dei flussi turistici. I passaggi-chiave della nostra strategia si basano su tre asset che sono la sostenibilità, la diversità e la inclusività. Per realizzare appieno questo piano occorre una forte sinergia e condivisione d’intenti tra componente pubblica, le Regioni e il settore privato, ovvero gli operatori del ricettivo».
Nel corso della presentazione a Itb è stato poi ribadito che per l’Enit come per gli operatori della filiera turistica la fiducia, responsabilità e affidabilità sono più che mai fattori cruciali per ristabilire il consenso e il sentiment dei consumatori, insieme al Green Digital Pass di cui si sta discutendo in Europa. Infine, è stato evidenziato che grazie al suo ecosistema digitale, primo per engagement tra gli uffici del turismo europeo, e alle attività rivolte ai potenziali turisti e agli operatori turistici di tutto il pianeta, Enit nel 2020 ha raggiunto oltre 1 miliardo di persone e proseguirà quest’anno per spingere le prenotazioni verso il nostro paese, non appena sarà possibile.
FOCUS SUL TURISMO LGBTQ+. Infine, c’è forte attenzione – come dimostra anche il panel di Itb Berlin Now, per le nuove frontiere del turismo con focus specifici sul mondo Lgbtq+. Negli ultimi anni questo segmento ha registrato una crescita costante e oggi è sempre più riconosciuto come un importante veicolo per lo sviluppo economico e competitivo delle destinazioni turistiche. Un segmento che muove oltre 211 miliardi di dollari l’anno con circa 35 milioni di turisti, generalmente alto spendenti, che contribuiscono ad aiutare le autorità e gli operatori locali nella distribuzione della stagionalità e nella gestione delle risorse della destinazioni, in una logica inclusiva e sostenibile.
Infine, nel corso della presentazione Enit all’Itb è stata ribadita la valenza del mercato tedesco, principale Paese di provenienza in Italia per flussi turistici, con incrementi di traffico che, nel periodo pre Covid avevano toccato +22,8% rispetto al 2010 (47,8 milioni di presenze) con il 26,6%di share sul totale internazionale.
Tra le regioni preferite dai tedeschi, secondo i dati 2019, figurano Trentino Alto Adige con 19 milioni di presenze, Veneto con 16 milioni e Lombardia con 5,2 milioni. Insieme raggiungono una quota del 69,0% circa sul totale. In tempi pre Covid le strutture ricettive hanno accolto il 53,6% dei flussi turistici dalla Germania con 31,5 milioni di notti alberghiere nel 2019 e 27,2 milioni di pernottamenti negli esercizi extra-alberghieri.