by Redazione | 27 Aprile 2020 12:48
È un vero e proprio bollettino di guerra quello stilato dall’Enit relativo ai mercati per l’estate 2020: in base agli osservatori delle sedi estere dell’agenzia di promozione, infatti, si stimano almeno 102 milioni di pernottamenti in meno con un calo della spesa turistica di oltre 20 miliardi di euro.
Sebbene l’Italia come destinazione viene “invocata” sui social con 162 milioni di interazioni sul travel nel mese di aprile, la prevedibile batosta delle defezioni di stranieri è pesante.
Nel dettaglio, secondo il monitoraggio compiuto dalle delegazioni Enit all’estero, le prenotazioni confermate fino al 12 aprile per l’estate 2020 vedono il turismo italiano “resistente” nonostante un calo del 57,5% dal persistere dell’emergenza Covid-19.
Seguono per variazione negativa Spagna (-56,7%), Uk (-54,7%), Francia (-54%), Paesi Bassi (-52,8%), Portogallo (-50,7%). Tassi di decremento inferiori in Grecia (-47,7%), Russia (-42,6%) e Irlanda (-42,6%). Impatti maggiori, poi, si rilevano sui viaggi dai mercati a lungo raggio (dal -50% al -79%), seguiti dal medio raggio (paesi emergenti europei dal -44% al -70%) e dal trasporto a corto raggio (Europa occidentale dal -39% al -69%).
Questi dati verranno aggiornati su base quindicinale grazie al nuovo Bollettino Enit redatto dall’ufficio studi dell’agenzia nazionale con indicatori esclusivi sull’ascolto “dell’ecosistema digitale e le prenotazioni aeroportuali, il benchmarking sui nostri competitor, per monitorare l’evoluzione della settore in vista della ripartenza, con uno sguardo attento a prenotazioni e prezzi e all’orientamento delle vendite del brand Italia attraverso il contatto costante delle sedi estere dell’Agenzia con i tour operator stranieri”.
Il bollettino Enit terrà conto anche dell’impatto economico potenziale del Coronavirus sul mercato turistico, nonché le intenzioni di vacanza e le prenotazioni da Paesi Europei e intercontinentali con uno studio approfondito dei trend e dei topic diffusi anche mediante i social.
Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Enit, gli hotel a 3 e 4 stelle hanno perso finora un fatturato di circa 2,5 miliardi. C’è anche un impatto sulla stagionalità: le località legate ai mesi di punta estivi saranno maggiormente colpite, così come coloro che acquisiscono una quota maggiore di visitatori da più mercati in outgoing stagionale (come i Paesi a lungo raggio), perché i viaggi saranno più limitati da maggio a fine agosto.
Quanto agli arrivi aeroportuali internazionali tra gennaio e marzo 2020, si evidenzia un calo generalizzato del 38,2% rispetto al primo trimestre del 2019, che vede in testa la diminuzione in Asia e Pacifico con il -48,7%, seguita al secondo posto dall’Europa col -36,4%, dall’Africa e Medio Oriente col -29% e dalle Americhe al -26,7%.
In Europa è l’area del centro-est europeo a subire il calo più profondo pari al -40,7%, seguita dall’Europa occidentale col -39,7% e dal sud Europa col -39,2%; mentre l’Europa del Nord limita il danno al -33,9%.
In questo scenario l’Agenzia sta adottando misure di supporto al turismo, sia per dare il giusto rilievo al settore, sia per rendere più agevole alle imprese e agli addetti la sua lettura e comprensione, sia come ulteriore valorizzazione dell’impegno a favore di una filiera così gravemente colpita.
Partiranno nuove piattaforme di promo commercializzazione B2B per le imprese turistiche nel mese di settembre e la programmazione di webinar sui principali mercati esteri dal 18 maggio 2020.
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