Per l’Italia un futuro da shopping destination
Mordi e compra, senza fuggire. Per l’incoming italiano c’è un nuovo claim per una forma di viaggio esperenziale che è legata allo shopping tourism, segmento che oggi vale diversi miliardi di euro, con una sempre maggiore sinergia tra tour operating, albergatori e outlet. Un comparto che è stato al centro del forum organizzato da Risposte Turismo, nella sede di Roma di Confcommercio, proprio nel giorno del Black Friday, il venerdì dei super saldi.
Perché l’Italia diventi una vera shopping destination, quello che serve è una promozione mirata e un costante dialogo tra istituzioni e imprese. Dalle diverse sessioni del forum sono emersi almeno tre punti-chiave: migliorare l’offerta per accrescere l’appeal su scala internazionale; realizzare una politica di promozione che valorizzi i singoli territori; avviare partnership pubblico-privato in grado di attivare virtuose collaborazioni tra operatori del turismo e del retail.
«L’dea di fare acquisti è alla base del lifestyle italiano e del desiderio di visitare il Paese – ha dichiarato Francesco Palumbo, direttore generale Turismo del Mibact – L’impegno del ministero del Turismo è volto a favorire esperienze di acquisto delle produzioni italiane che si possono fare nei centri storici delle piccole e medie città d’arte per sviluppare il legame fra città e borghi, mete dei flussi turistici, e le produzioni di qualità dei territori limitrofi».
L’indagine sulle città di Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia, presentata durante il forum, ha confermato il ruolo guida del capoluogo lombardo, prima destinazione di shopping tourism al mondo per gli oltre 2.500 intervistati e prima tra le cinque città italiane oggetto di analisi, tanto per numero di turisti con motivazione principale shopping (1 turista su 6, pari al 15,4%), quanto per spesa media pro-capite in shopping.
Nel dibattito che ha seguito la presentazione del monitor, Alberto Peruzzini, direttore Toscana Promozione Turistica, ha sottolineato come il fenomeno dello shopping tourism sia diventato rapidamente un elemento-chiave per il destination marketing.
Da parte sua Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, ha aggiunto: «Una visione moderna impone di guardare al turismo come a un moltiplicatore di tutti gli altri settori: non solo dell’offerta culturale, ma anche del commercio e dello shopping che, secondo dati da noi calcolati, già tre anni fa rappresentava il 50%.
Lo shopping è sempre più una motivazione del viaggio anche per il presidente di Federturismo, Gianfranco Battisti: «Oltre ai dati del monitor, dai quali emerge che sono circa 1,5 milioni i turisti che ogni anno scelgono le nostre città con una spesa media pro-capite di 110 euro al giorno, si rivelache tra le shopping destination ci sono anche i terminal degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie, che nel tempo si sono trasformati in veri centri commerciali. Basti pensare che nel 2016 gli acquisti duty free e travel retail hanno toccato a livello mondiale i 63,5 miliardi di dollari, in aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente».
Significativo il contributo di bus operator come City Sightseeing Italy, che ha allestito da anni dei servizi ad hoc per raggiungere gli outlet. «Su circa 1,8 milioni di viaggiatori trasportati ogni anno, almeno il 12% acquista i nostri pacchetti per gli outlet. A Firenze i maggiori acquirenti sono cinesi e russi, ma nell’ultimo anno si sono accentuate le richieste anche da parte di arabi e indiani. A Milano e Torino negli ultimi due anni c’è stato un incremento costante superiore al +6%, con una crescita enorme dei cinesi (+26%) e un calo dei russi (-10%). Mentre a Roma, su un movimento totale di oltre 700mila passeggeri, circa 100mila hanno utilizzato le nostre navette per l’outlet di Castel Romano, con una quota-mercato superiore al 12%», ha spiegato Mauro Braghese, direttore commerciale di City Sightseeing Roma.
Soddisfatto l’ideatore del forum, Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, che ha evidenziato come «per la prima volta tanti protagonisti dello shopping tourism si siano ritrovati insieme per discutere del fenomeno, confrontandosi e mettendo a sistema le proprie esperienze e i rispettivi punti di vista». La seconda edizione del forum si terrà a Firenze a novembre 2018.