by Gabriele Simmini | 14 Aprile 2021 7:00
Attaccati, rinnegati e spesso condannati in pubblica piazza. Nel mezzo delle acque stagnanti del travel dell’ultimo anno pandemico, i network sono stati facile bersaglio delle ire e dello sdegno di molti. Canoni, rimborsi e voucher, nuovi contratti, fornitori da rincorrere e adempimenti burocratici da risolvere: la pandemia sembrava aver messo in crisi il legame tra agenzie di viaggi e network, fino a spingere più di qualcuno a dubitare del futuro delle reti.
Complici dell’ondata di sfiducia sono stati anche i processi di razionalizzazione e merger in Europa: Tui ha chiuso agenzie in Francia, Inghilterra e Germania; in Spagna invece Ávoris ha comprato le adv[1] Globalia tagliando un centinaio di punti, mentre El Corte Inglés ha abbassato le serrande a 277 agenzie[2].
Un caso a parte – seppur non esente da critiche – è la fusione italiana Geo-Welcome[3], che appare un naturale approdo di realtà che condividono la stessa proprietà (Alpitour e Costa) e che ha dato vita al modello Aip (associazione in partecipazione, ndr) dei WelcomeTravel Store, affidati a Luca Caraffini.
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Ma l’inizio del 2021 ha segnato il giro di boa anche per gli altri network (Gattinoni[5], in primis) che si stanno riprendendo la scena puntando su quegli strumenti che saranno essenziali per tornare a vendere e a lavorare. Perché la ripresa non può più fare a meno dei servizi uniti alla tecnologia: una piattaforma evoluta, veloce e sofisticata è un investimento che costa, che ha bisogno di un team dedicato e che serve a competere con i colossi del web per riappropriarsi di quote erose dal fai-da-te. E le agenzie – che siano affiliate , associate in partecipazione o solo consulenti[6] – hanno un gran bisogno di questi strumenti.
Tutti i lanci e gli aggiornamenti dei sistemi di prenotazione e delle piattaforme dei network hanno avuto meno visibilità delle fusioni, acquisizioni e chiusure (e delle polemiche). Ancora in Spagna, c’è perfino chi come El Corte Inglés si sta spingendo nelle braccia di una Ota (la probabile fusione con Logitravel[7]): un fatto epocale da tenere d’occhio.
Intanto, però, il lavoro “pancia a terra” delle reti è stato essenziale per tracciare la strada che porterà gli agenti di viaggi nel futuro.
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