L’Oman, dopo l’abolizione del coprifuoco lo scorso 21 agosto, comunica anche la riapertura delle frontiere estere ai turisti dal 1° settembre, con l’Italia però in attesa di nuovi aggiornamenti del ministro Speranza che ha bloccato, almeno fino al 30 agosto, gli spostamenti per turismo verso la destinazione araba.
Stando all’ordinanza del 29 luglio 2021, infatti, l’Oman rientra nei Paesi dell’Elenco E: tutti gli spostamenti dall’Italia verso la destinazione sono ora consentiti solo “per lavoro, motivi di salute e di studio, assoluta urgenza e rientro nel domicilio, abitazione e residenza propria o di persona, anche non convivente, con cui vi sia una relazione affettiva stabile e comprovata”.
I turisti che potranno raggiungere l’Oman dovranno presentare un certificato di vaccinazione completa valido con relativo Qr Code, questo dai 19 anni in sù. L’ultima dose effettuata dovrà essere stata fatta almeno 14 giorni prima dell’arrivo nel Paese. Questi i vaccini attualmente approvati dal ministero della Salute dell’Oman: Pfizer, Astra Zeneca, Sputnik, Sinovac, Sinopharm, Moderna e Johnson and Johnson.
Oltre al cosiddetto Green Pass, chi arriva in Oman dovrà presentare anche un test Pcr negativo effettuato almeno 72 ore prima per chi giunge a destinazione con un volo che non supera le otto ore di viaggio e di almeno 96 ore per i collegamenti che vanno oltre le 8 ore. Possibile anche fare il tampone in loco, con il supporto dell’applicazione Tarassud +.
I turisti che arriveranno in Oman senza il certificato del test Pcr dovranno effettuarlo all’arrivo e mettersi in isolamento fino a quando non si avrà il risultato. In caso di positività bisognerà sottomettersi a una quarantena di dieci giorni.
Dal 1° settembre, ai fini dell’ingresso a tutte le strutture pubbliche e private – compresi i negozi, i ristoranti e le altre attività commerciali – nonché per la partecipazione a eventi culturali o sportivi di gruppo sarà necessario aver completato l’intero ciclo vaccinale.