by Redazione | 25 Gennaio 2021 12:46
Dopo che la Lombardia è stata classificata, per errore, una settimana in zona rossa anziché in arancione, per Atr Confesercenti, associazione degli albergatori dell’area metropolitana milanese che rappresenta 150 hotel, è giunto il momento di fare la conta dei danni portati da questa decisione.
Secondo i dati dell’associazione, l’occupazione media degli hotel in zona rossa è stata mediamente del 10% contro il 20% medio in zona arancione. “Numeri già molto bassi, che permettono agli hotel di coprire a malapena i costi fissi, ma che aggiungono ulteriore sofferenza a un comparto già provato – scrive Atr Confesercenti – Considerando che solo a Milano abbiamo 470 hotel e 52mila posti letto, una mancata occupazione del 10% si traduce, in una settimana, in un mancato ricavo di 2.184.000 euro, considerando un costo medio di 60 euro a persona per notte”.
«È impensabile che l’errore di un ufficio amministrativo che sbaglia a fare i conti venga pagato da noi contribuenti – spiega il presidente di Atr Confesercenti, Rocco Salamone – Finora abbiamo sempre rispettato le regole, ci siamo adeguati alle norme che ci volevano aperti ma senza possibilità di ricevere clienti, abbiamo affrontato degli investimenti per poter riaprire in sicurezza a fronte di agevolazioni minime, ma subire dei danni per negligenza di chi ci governa è francamente troppo. Chiediamo che chi ha sbagliato paghi e vengano rimborsate le perdite economiche causate da questo errore».
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