Lonely Planet, Cile primo nella classifica Best in Travel 2018
È il Cile il Paese assolutamente da visitare nel 2018 secondo Lonely Planet. Puntuale come ogni ottobre, anche quest’anno infatti a guidare sogni e fantasie di viaggio dei turisti di tutto il mondo arrivano le classifiche che la famosa guida raccoglie nella pubblicazione “Best in Travel”.
A guidare la top ten delle nazioni da scoprire c’è quindi lo stato sud americano del Cile proprio nell’anno in cui si festeggerà il 200esimo anniversario dell’indipendenza e la capitale, Santiago, si vestirà di musica e folklore. Al secondo posto c’è la Corea del Sud in pieno restyling per via delle Olimpiadi invernali del 2018, mentre è il Portogallo a completare il podio con le sue 300 spiagge e il fascino malinconico di Lisbona. A seguire la classifica elenca le meraviglie naturali del Gibuti, in Africa orientale, la Nuova Zelanda, Malta che il prossimo anno celebra il suo anno da Capitale della Cultura europea, quindi la Georgia, Mauritius, la Cina e il Sudafrica.
Nella top ten dedicata alle città invece è la Spagna con Siviglia a detenere il primato. Seguono, un po’ a sorpresa, Detroit che da fabbrica automobilistica metropolitana si sta elevando a città moderna e vivibile, e Canberra, sempre relegata nelle scelte dei turisti a vantaggio di Sydney, nonostante sia la vera capitale dell’Australia. Sotto il podio ci sono poi Amburgo, la città taiwanese di Kaohsiung, Anversa e Matera che diventerà Capitale della Cultura nel 2019. Quindi San Juan, a Porto Rico, Guanajuato in Messico e Oslo.
Quattro posizioni occupate dall’Europa anche nella top ten riservata alle migliori regioni da visitare. Si parte con l’Irlanda del nord, più precisamente la Causeway Coast, area a nord della città di Belfast, per arrivare in Alaska e nel complesso delle Valli Giulie in Slovenia. Subito dopo si scende nel sud della Francia nella regione della Languedoc-Roussillon, si arriva nella Penisola di Kii, nel Pacifico tra Kyoto e Osaka, per poi tornare in Italia, sulle isole Eolie. Ci sono poi gli Stati Uniti del sud, le regioni indiane di Lahaul e Spiti, Bahia in Brasile e Los Haitises, nella Repubblica Dominicana.