L’operazione Lufthansa-Ita non convince i consumatori

L’operazione Lufthansa-Ita non convince i consumatori
19 Luglio 14:30 2024 Stampa questo articolo

L’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, di recente ratificata dall’Antitrust Ue, non rasserena affatto le associazioni dei consumatori. L’Europa, afferma Altroconsumo in una nota, “delinea i rimedi proposti dalle due compagnie per scongiurare ripercussioni negative su concorrenza e clienti. Si resta, però, nel vago. Ci aspettavamo maggiori dettagli e puntualizzazioni su quanto proposto. Per sciogliere le riserve in via definitiva, dunque, dovremo aspettare i prossimi mesi”.

Così Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne della sigla, esorta la Commissione europea a “mantenere alta l’attenzione alla tutela della concorrenza e dei consumatori nel monitorare l’implementazione degli accordi raggiunti”.

«Nelle settimane precedenti l’ok – dichiara –abbiamo partecipato alla fase di consultazione avviata a Bruxelles sulle possibili ripercussioni dell’operazione su concorrenza e clientela. Ne comprendevamo le ragioni e auspicavamo il raggiungimento di un accordo in grado di garantire la tutela dei consumatori e un sano funzionamento del mercato e dell’equilibrio concorrenziale».

«La possibile prospettiva della scomparsa del vettore Ita Airways come conseguenza del veto europeo alla fusione tra le due compagnie, infatti, non ci sembrava uno scenario che favorisse consumatori e mercato. La Commissione ha dato ora il via libera, ritenendo che i rimedi posti in campo da Lufthansa e il Mef (il ministero italiano dell’Economia e della Finanza) siano idonei a scongiurare tutti i pericoli che la Commissione aveva intravisto. Ce ne rallegriamo, ma non nascondiamo che ci attendevamo maggiori dettagli sui rimedi concordati, dettagli che ad oggi non sono stati ufficialmente svelati», ammette.

«Abbiamo, invece, una definizione di massima, degli impegni presi che saranno oggetto di una procedura di valutazione separata. Ita Airways è salva, ma ora – riflette – si apre una nuova fase in cui è fondamentale che nei dettagli dell’accordo non permangano criticità. Auspichiamo allora che anche i successivi passaggi formali, per arrivare alla finalizzazione dell’accordo entro novembre, tengano debitamente conto della necessità già espressa di tutelare il primario interesse dei consumatori, nel rispetto delle garanzie di concorrenza, per quanto riguarda le rotte e la qualità del servizio, puntando anzi a un miglioramento rispetto al passato».

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