by Redazione | 17 Settembre 2020 11:55
Dieci euro o poco più per un volo Catania-Milano. Stessa cosa per un Palermo-Milano o un Milano-Bari. Tutti rigorosamente, andata e ritorno. La sfida a colpi di offerte tra i vettori low cost non accenna a diminuire, almeno per quanto riguarda le tratte domestiche, come conferma un’analisi condotta su Corriere.it.
Al centro della guerra dei prezzi, le rotte tra nord e sud del Paese, mentre in prima fila non ci sono solo le due big del basso costo – Ryanair ed easyJet – ma anche altri vettori come Wizz Air e Volotea, con Alitalia pronta a inserirsi nella battaglia del pricing conveniente.
“Su cinque delle principali rotte all’interno del Paese – sottolinea il sito – i valori, monitorati diverse volte nell’arco della giornata, mostrano il botta e risposta tariffario delle principali aviolinee. Tutte impegnate a ritoccare i prezzi ora dopo ora, cercando di risultare più convenienti e sperando di prendere quel (poco) pubblico che si muove di questi tempi. Con il paradosso che acquistare tutti e tre i voli Nord-Sud menzionati (totale: 32 euro) costa meno dell’abbonamento mensile ai mezzi pubblici di Milano (39 euro)”.
Il crollo tariffario inizia, stando al monitoraggio del Corriere, già il 1° settembre, dopo che Wizz Air annuncia le prime rotte nazionali, da Milano per Catania e Palermo (dal 1° ottobre).
“Una mossa che infastidisce, in un colpo solo, sia le principali rivali su Malpensa (easyJet e Ryanair), sia Alitalia”. Ma la battaglia vera e propria, rileva il quotidiano, si verifica sulla Roma-Catania, dal momento che “considerata un’andata e ritorno (8-13 ottobre), tra Roma e Catania si spendono 20 euro con Wizz Air e una trentina con Ryanair. Aggiungendo il bagaglio a mano a entrambe le low cost, ecco che con Wizz Air si spendono 44 euro, con Ryanair 70, Ma in mezzo s’inserisce Alitalia — che non chiede un extra per salire con il trolley — con 58 euro, insidiando un po’ le certezze delle due low cost con i prezzi più bassi d’Europa”.
Discorso non diverso sulla tratta Malpensa-Catania (1,27 milioni di passeggeri nel 2019, secondo l’Enac). Qui, “Ryanair preferisce puntare sulla tariffa base più bassa (10 euro da Sud a Nord, 13 euro viceversa), Wizz Air punta a «calmierare» il costo extra per imbarcarsi con un bagaglio a mano, chiedendo una quarantina di euro, contro i 50-55 di Ryanair. In mezzo s’inserisce easyJet che oscilla tra i 39 e i 47 euro. Prezzi più elevati per Alitalia che varia dai 76 euro da Catania (e ritorno) agli 87 euro per la direzione opposta”.
Ma il terreno di scontro è anche sulla Milano-Bari, dove Wizz Air s’inserisce dall’8 ottobre. “Ryanair ha dovuto subito tagliare la tariffa, portandola a 12 euro dal capoluogo lombardo a quello pugliese (e viceversa, 6 euro a tratta) e a 19 euro nella direzione opposta. Un modo per contrastare — sul prezzo base — la low cost ungherese che chiede, a seconda della destinazione, 18-20 euro. L’inserimento dell’extra (bagaglio a mano in stiva) cambia la gerarchia, rendendo più conveniente Wizz Air (42-44 euro) di Ryanair (52-60). Tra loro c’è easyJet (39-48 euro), più cara Alitalia con 68-74 euro”.
La quarta sfida Nord-Sud, infine, si gioca solo tra le low cost sull’asse Venezia-Catania. In questo caso il prezzo più basso lo offre Wizz Air (20 euro, sempre andata e ritorno), poi Ryanair (28-40 euro) e Volotea (36-38 euro).
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