L’Ue accelera sul Digital Green Pass per salvare il turismo
Prende forma il passaporto vaccinale europeo, annunciato la scorsa settimana dopo il Consiglio Ue. Si chiamerà Digital Green Pass secondo quanto riferito dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sui suoi profili social.
Bruxelles, infatti, sta lavorando a una proposta legislativa che prevede l’istituzione del passaporto vaccinale europeo che consentirà la circolazione delle persone in totale sicurezza e privacy, ma che non ostacolerà allo stesso tempo la mobilità di coloro che non hanno effettuato il vaccino anti Covid.
In una successiva precisazione, il portavoce del presidente ha sottolineato che «il pass riguarderà lo spostamento tra una frontiera e un’altra, ma non sarò valido per gli spostamenti all’interno di uno stesso Stato membro». Il viaggiatore, dunque, potrà recarsi in un altro Paese, ma sempre nel rispetto delle misure e delle restrizioni nazionali. Inoltre, il Green Digital Pass dovrebbe anche poter contenere e condividere le informazioni riguardo alla certificazione negativa dei test e tamponi al Covid effettuati prima del viaggio.
L’accelerazione è stata anche frutto della recente consultazione tra i ministri del Turismo dei 27 Paesi per condividere un documento di viaggio che possa essere rilasciato in vista di una stagione estiva che soltanto in Italia, lo scorso anno, aveva visto andare in fumo oltre 60 milioni di presenze estere.
La proposta dovrebbe essere presentata e discussa il prossimo 17 marzo. Il varo potrebbe avvenire già entro il mese di aprile.