by Roberta Moncada | 12 Luglio 2021 10:23
La decisione era attesa già da giorni, e giovedì è stata ufficializzata: la Commissione europea riconosce il Certificato Covid svizzero come equivalente al certificato digitate Covid europeo, entrato in vigore dal 1° luglio.
A partire dallo scorso 9 luglio quindi, i viaggiatori svizzeri in possesso del certificato rilasciato dalla Confederazione – che mostra se il titolare è stato vaccinato, testato o guarito dal Covid-19 – potranno spostarsi in Europa con più libertà, e lo stesso potranno fare i viaggiatori europei che dovranno recarsi in territorio elvetico in quanto anche le autorità svizzere riconoscono il cosiddetto Green Pass Europeo.
Nel testo della decisione attuativa pubblicato dalla Commissione Europea, che contiene tre articoli, viene specificato che «i certificati di vaccinazione, test e guarigione Covid-19 rilasciati dalla Svizzera in conformità con l’Ordine svizzero sui certificati Covid-19 sono equiparati a quelli rilasciati in conformità con il regolamento (Ue) 2021/953» e che «la Svizzera deve essere collegata al quadro fiduciario legato al certificato digitale Covid dell’Ue istituito dal regolamento (UE) 2021/953».
La Svizzera è il primo Paese al di fuori dell’Ue e dello Spazio Economico Europeo ad entrare a far parte dell’area di viaggio Europea. «Ciò consentirà ai cittadini dell’UE e della Svizzera di viaggiare più liberamente e in piena sicurezza quest’estate», ha commentato il commissario europeo della giustizia nella Commissione Europea Didier Reynders.
Nonostante la decisione della Commissione, comunque, i paesi dell’Ue conservano il diritto di limitare i l’ingresso ai viaggiatori provenienti da regioni che ritengono essere “zone a rischio” a causa di tassi più elevati di infezioni da coronavirus o di una maggiore prevalenza di ceppi più contagiosi, come la variante Delta.
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