Conti in profondo rosso per Lufthansa, che nella prima trimestrale dell’anno, a causa degli scioperi, hanno toccato i 734 milioni di euro di perdite rispetto ai 467 milioni dello scorso anno. Risultati deludenti, resi noti in una conference call dal ceo della compagnia tedesca, Carsten Spohr, che si è detto però fiducioso riguardo al matrimonio con Ita Airways, esprimendo un inatteso ottimismo circa il responso della Commissione Ue.
Il verdetto arriverà a fine giugno, dopo il vaglio delle controproposte che i due potenziali partner stanno preparando e di cui L’Agenzia di Viaggi Magazine ha dato ampie anticipazioni. Nel resoconto sulla trimestrale, infatti, Spohr ha esplicitamente dichiarato che: «Sull’affaire Ita Airways non c’è un Piano B, perché Lufthansa può andare avanti e far bene anche senza Ita. Semmai è Ita che non può andare avanti senza Lufthansa, perché necessita di un partner per crescere. Comunque in quest’ultimo periodo Ita ha dimostrato di meritarsi un futuro».
Tornando agli affari interni di Lufthansa, il ceo ha ammesso che purtroppo anche per il secondo trimestre si prevedono utili inferiori rispetto al 2023, anche se il fatturato dovrebbe segnare un aumento tra il 5% e il 7%. A pesare ancora oggi sono le ripercussioni degli scioperi che hanno danneggiato le performance di inizio anno e compromesso in parte le previsioni di crescita che il management del vettore avevano espresso a fine 2023.
A rasserenare il clima in casa tedesca c’è comunque la “pace sindacale“, come ha spiegato lo stesso Spohr, evidenziando che sono stati raggiunti accordi salariali a lungo termine per gran parte delle migliaia di dipendenti, di buon auspicio per la ripresa delle performance già nella seconda metà dell’anno.
Se Berlino non ride, nemmeno a Parigi e Amsterdam si può stare allegri, perché anche per Air France-Klm la prima trimestrale 2024 non ha prodotto risultati esaltanti. Al contrario, si sono registrate perdite per 480 milioni di euro, seppur inferiori di 143 milioni rispetto al trimestre 2023.