Lufthansa, così parlò Spohr: «Conti ok nel 2026»

by Andrea Lovelock | 2 Ottobre 2024 11:13

Entro il 2026 Lufthansa avrà i conti a posto. Lo ha assicurato l’amministratore delegato Carsten Spohr nel corso di un incontro con la stampa a Francoforte, riportato dal Sole 24 Ore. «Per quest’anno – ha sottolineato Spohr – contiamo di avere significativi dati sul traffico, ma purtroppo il divario tra lo sviluppo positivo dell’intero Gruppo, (di cui fanno parte Swiss[1], Austrian, Brussels Airlines[2] e, presto, airBaltic[3]) e quello di Lufthansa Airlines e City Airlines si è allargato, a causa di un diffuso rallentamento operativo».

Finora, infatti, sono proprio i conti a non tornare[4]: nel primo semestre dell’anno il Gruppo Lh ha fatto segnare perdite operative per 427 milioni di euro rispetto all’utile di 149 milioni che aveva registrato nello stesso periodo dello scorso anno. A pesare sui conti, per quest’anno e il 2025, anche gli impegni assunti con le operazioni su Ita Airways[5] (versamento di 325 milioni di euro per acquisirne il 41%).  Da qui il piano di risanamento di Lufthansa, che contribuisce per il 40% dei ricavi del Gruppo, per riportare la compagnia aerea sulla strada dello sviluppo.

Non mancano però le difficoltà oggettive, rappresentate da una guerra tariffaria senza precedenti tra i vari competitor e una riduzione del traffico corporale e di affari che sono poi i bacini più redditizi per tutte le aerolinee.

La strategia a medio termine della compagnia tedesca mira anche a ottimizzare le performance della flotta, riducendo l’operato di quegli aeromobili che presentano ancora alti costi di manutenzione e consistenti consumi di carburante. Così come, nel piano ispirato al risparmio, i vertici Lufthansa puntano anche a recuperare quel target alto spendente in grado di implementare le entrate.

Per far questo l’obiettivo è migliorare i propri servizi a bordo ed a terra: non a caso sono previsti investimenti per nuove lounge aeroportuali e per assicurare maggiore comfort a bordo degli aerei, magari con standard di servizio in linea con quelli adottati da tempo dalle aerolinee degli Emirati, che hanno centrato l’obiettivo di intercettare il traffico d’affari e i passeggeri d’alta gamma.

Ma anche qui – come confermato nell’incontro stampa –  Spohr ha ammesso che i ritardi nella produzione di Airbus e Boeing[6] hanno rallentato molto le nuove configurazioni di bordo, con le migliorìe previste per le cosiddette classi Premium come la Allegris di Lufthansa, che prevede suite con letti doppi.

Endnotes:
  1. Swiss: https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-timone-di-swiss-air-lines-passa-a-jens-fehlinger/
  2. Brussels Airlines: https://www.lagenziadiviaggimag.it/brussels-airlines-e-salva-piano-lufthansa-belgio-da-460-milioni/
  3. airBaltic: https://www.lagenziadiviaggimag.it/e-adesso-lufthansa-punta-a-entrare-in-airbaltic/
  4. conti a non tornare: https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-salvatore-lufthansa-ora-dovra-salvarsi/
  5. le operazioni su Ita Airways: https://www.lagenziadiviaggimag.it/lufthansa-entra-in-ita-il-via-libera-ue-ora-e-ufficiale/
  6. produzione di Airbus e Boeing: https://www.lagenziadiviaggimag.it/consegne-lumaca-degli-aerei-iata-rilancia-lallarme/

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