Lufthansa e la fee da 1 miliardo: appello all’Ue

27 Dicembre 10:39 2018 Stampa questo articolo

Più di un miliardo di euro di surcharge da quando il Gruppo Lufthansa ha introdotto – nel settembre 2015 – la fee di 16 euro sulle prenotazioni via gds ad oggi. È il conto salato che i consumatori europei avrebbero pagato stando ai calcoli della European Technology and Travel Services Association (Ettsa).

Così l’associazione che raggruppa principalmente operatori web, digital e Olta ha presentato prima della pausa natalizia un reclamo ufficiale alla Commissione europea contro il Gruppo tedesco. Il complaint, diretto all’Antitrust di Bruxelles, ha messo sotto accusa il comportamento del vettore di Francoforte e dei suoi alleati per “abuso di posizione dominante e pratiche discriminatorie contro i distributori indipendenti di biglietteria aerea, tra cui i gds e le agenzie di viaggi”.

Il Gruppo Lufthansa, si legge nel reclamo, ha sistematicamente approfittato della sua posizione dominante nel mercato tedesco, e in altri mercati nazionali, rifiutandosi di offrire le sue tariffe più convenienti attraverso i global distribution system.

In questo modo, le compagnie Lufthansa, Brussels Airlines, Swiss Air e Austrian Airlines “hanno intenzionalmente danneggiato i competitor più piccoli, imponendo le proprie soluzioni digitali di distribuzione ai retailer indipendenti”.

Il segretario generale di Ettsa, Emmanuel Mounier, osserva come le pratiche attuate dal Gruppo tedesco potrebbero portare a «una riduzione della concorrenza, a minori offerte per i consumatori e a prezzi più alti». L’European Technology and Travel Services Association raggruppa realtà come Amadeus, Expedia, Odigeo, Opodo, Sabre, Travelport e hotels.com.

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Giorgio Maggi
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