Mettere in sicurezza business e operativi, garantendo i servizi di qualità ai passeggeri; poi verranno crescita e prospettive di raggiungere presto i livelli pre Covid. Gabriella Galantis, senior director sales Sud Europa del Gruppo Lufthansa, mette in campo tutto il suo “germanico” pragmatismo quando guardo al futuro prossimo del Gruppo; partendo proprio da un’estate piena di soddisfazioni, ma che non può prescindere dalle numerose difficoltà che hanno interessato il trasporto aereo europeo.
«L’estate è stata un successo per il leisure, con le rotte per il Nordamerica che sono andate molto bene. Abbiamo registrato anche una voglia d’Italia pazzesca, con i clienti Usa che hanno viaggiato tantissimo: ne hanno beneficiato soprattutto le regione del Sud, Sicilia e Puglia in testa. Anche per l’outbound sul Nordamerica, però, abbiamo visto il business travel ripartire sia rispetto a riunioni interne e convention; sia per viaggi d’affari veri e propri».
Il caos voli, gli scioperi e la carenza di personale hanno pesato, in ogni caso, sull’intero ecosistema dei viaggi e Galantis non nega i problemi. «Abbiamo avuto le nostre difficoltà e pensavamo di poter affrontare meglio una domanda così forte, una concomitanza di cause però ha messo in evidenza come non fossimo del tutto pronti a sostenere questi livelli. Abbiamo cancellato i voli per garantire stabilità e lo abbiamo fatto per tempo cercando sempre di offrire la migliore riprotezione senza abbandonare i viaggiatori in aeroporto», segnala la manager rivendicando anche una sorta di scientifica programmazione nelle cancellazioni.
L’EVOLUZIONE DEL NETWORK
Ora però Lufthansa guarda all’inverno con maggiore serenità. «Abbiamo rimesso in carreggiata il business, sia con la firma degli accordi sindacali sia sistematizzando i nostri operativi e razionalizzando l’offerta. Ci aspettiamo e puntiamo alla stabilità per tutto l’operativo invernale per garantire così la sicurezza e la qualità dei viaggi ai nostri clienti. La voglia e l’esigenza di viaggiare c’è e la domanda continuerà a crescere anche nei prossimi mesi. Aspettiamo ancora l’Asia per ripristinare una connettività globale e far rientrare alcuni mercati fondamentali come la Cina. In questo caso, spero che entro il nuovo anno ci siano novità».
Il mercato continentale, nel frattempo, continua a regalare ottimi riscontri per il colosso tedesco, dopo che l’estate ha visto il Gruppo operare in Italia da 21 scali trasportando circa 3,8 milioni di passeggeri con 20mila connessioni settimanali. «Ogni 5 minuti decolla un aereo Lufthansa dall’Italia e i voli per la Sicilia e la Puglia nella summer hanno sfiorato il 90% di load factor. La capacità del Gruppo dal Sud e dalle isole è cresciuta del 70% nell’orario estivo Iata 2022 rispetto al 2021 – ricorda la manager – e per la winter prevediamo una crescita della capacità delle compagnie del Gruppo Lufthansa in Italia del 46% rispetto allo scorso anno».
DA ITA AL MODELLO TRENO+AEREO
Resta l’amaro in bocca per il mancato “aggancio” a Ita Airways, dopo che il governo italiano ha preferito il fondo Certares alla cordata che univa Msc a Lufthansa: «Pensavamo di essere il partner perfetto, ci saremmo completati come offerta sul mercato e la delusione oggi è inevitabile. Capisco però che – in una situazione di instabilità del governo Draghi – la scelta sia caduta su coloro che hanno garantito maggior controllo dello Stato sul vettore tricolore. Ma non mi sento di dire che l’esperienza di partnership con Msc sia del tutto chiusa», sottolinea Galantis.
Nel frattempo il colosso tedesco potrebbe portare anche in Italia il modello treno+voli già varato in Germania tramite la partnership con Db Bahn (entrata anche in Star Alliance, ndr)? «È nella mia lista dei progetti – annuncia Galantis – potremmo cercare di fare qualcosa insieme con Trenitalia o altri player e c’è la tutta la nostra volontà. Siamo aperti a questo tipo di modello che in Germania funziona molto bene, tanto che abbiamo allargato il servizio alle compagnie nostre partner: significherebbe supportare l’offerta al passeggero, ottimizzando le rotte e avendo maggiore attenzione all’ambiente».
Tra i principali focus del Gruppo, infatti, c’è proprio la sostenibilità: «abbiamo appena concluso un ordine da 250 milioni di dollari di Saf (Sustainable aviation Fuel) e investiamo in nuove tecnologie, come per esempio lo studio Aeroshark dove abbiamo sviluppato un particolare rivestimento per gli aeromobili 777 ispirato alla pelle degli squali che permette una maggior aerodinamicità dei velivoli e un minor consumo di carburante. Poi lavoriamo sia sui componenti a bordo, più leggeri e green, sia sulle manovre e lo stile di guida dei piloti per abbattere i consumi».