Ita Airways si prepara a parlare tedesco mentre Lufthansa pensa a riabilitare lo storico marchio Alitalia. Dopo che l’azionista unico (il ministero dell’Economia e delle Finanze) ha sottoscritto la lettera d’intenti di Lufthansa, aprendo ufficialmente la trattativa in esclusiva per l’acquisto del vettore, ora dalla Germania arriva la notizia che Ita entra a far parte del Board of Airline Representatives in Germania (Barig).
Una mossa per certi versi scontata, anche se nel futuro di Ita non ci fosse Lufthansa, ma che assume molto più valore per tempistica e contesto. Anche perché trapela sempre più una certa fretta da parte del Mef per chiudere velocemente le trattative con un accordo già possibile entro fine marzo.
Nel frattempo, però, Lufthansa starebbe elaborando un piano industriale che preveda il ritorno del marchio Alitalia – secondo quanto riporta Il Corriere della Sera – ma solo “quando il vettore farà utili e sui voli intercontinentali, lasciando la livrea azzurra di Ita sui collegamenti nazionali ed europei”. Come anticipato, Lufthansa dovrebbe mettere sul piatto 250-300 milioni per rilevare una quota del 40% e poi in una seconda fase salire al 100% della compagnia italiana.
Intanto, tra i nodi da affrontare nel piano industriale 2023-2027 ci sono anche le retribuzioni dei dipendenti. È infatti finito con un nuovo nulla di fatto l’incontro del 30 gennaio tra l’amministratore delegato Fabio Lazzerini e le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta, Anpac, Anpav e Anp. I sindacati hanno attivato la “seconda fase della procedura di raffreddamento e conciliazione” che potrebbe sfociare in un prossimo sciopero; anche se le sigle riconoscono “alcune disponibilità dell’azienda a fare passi avanti”.
DUE MESI PER IL FUTURO DI ITA
Ma tornando alla trattativa con Lufthansa, i tempi scelti dal Mef sono molto rapidi e già in estate potremmo vedere il logo di Ita accanto a Brussels Airlines, Eurowings, Swiss e Austrian all’interno del più grande Gruppo europeo di aviazione.
Nell’ambito della trattativa esclusiva sarà stilato l’accordo vero e proprio, verranno definiti l’investimento preciso, il piano industriale e verrà stabilità la governance della futura compagnia, cioè come sarà distribuito il suo cda. Seguirà, poi, la sottoscrizione di un accordo preliminare di vendita (signing), che dovrà ricevere il via libera della Corte dei Conti, dell’Autorità per la concorrenza e il mercato italiana e dell’Antitrust Ue.
«La vendita di una quota di minoranza di Ita Airways a Lufthansa potrebbe concludersi entro due mesi. Credo che ragionevolmente i tempi che ci siamo dati siano quelli di due mesi, massimo», aveva detto nei giorni scorsi il responsabile del Mef, Giancarlo Giorgetti. Per inizio giugno, quindi, si potrebbe arrivare al closing con l’ingresso operativo di Lufthansa in Ita a stretto giro, ma già nei prossimi 60 giorni si capirà – citando Manzoni – se questo “matrimonio non s’ha da fare”oppure sarà la volta buona.
L’INGRESSO IN BARIG
Oggi assume quindi un valore strategico l’ingresso di Ita nell’associazione delle compagnie aeree operanti in Germania e lo dimostrano anche gli statement di Barig e dello stesso vettore italiano, che celebrano questo nuovo passo per la compagnia nata sulle ceneri di Alitalia a ottobre del 2021.
«Ita Airways è una compagnia aerea giovane e moderna e ambasciatrice del made in Italy nel mondo – afferma Michael Hoppe, presidente e direttore esecutivo di Barig – Siamo molto lieti che Ita, come più di 100 altre compagnie aeree, abbia scelto di essere membro della nostra organizzazione».
«La Germania è un mercato strategico per Ita e siamo orgogliosi di essere membri di Barig. Dalla sostenibilità alla concorrenza leale, Barig porta avanti questioni chiave nel settore dell’aviazione che sono essenziali per la nostra compagnia aerea – aggiunge Rodney Cali, country manager Germania di Ita Airways – Per garantire la connettività tra la Germania e l’Italia, Ita Airways offre 94 voli settimanali da Francoforte, Monaco, Stoccarda e Duesseldorf verso i suoi due hub in Italia, Roma Fiumicino e Milano Linate, oltre a ulteriori collegamenti con l’intero network italiano e con i principali destinazioni internazionali».