Cresce l’interesse dei turisti italiani verso l’Ungheria. Nei primi nove mesi dell’anno, i visitatori dal nostro Paese sono stati 240mila, per un totale di 667mila pernottamenti e con un aumento del +57% rispetto al 2022. Ad accoglierli, una destinazione rinnovata rispetto al pre Covid, che si sta riposizionando nello scacchiere del turismo europeo soprattutto come meta di viaggi Mice, lusso e tailor made.
«La forte spinta in questa direzione – afferma Máté Terjék, head of tourism development Italy, Uk and Spain di Visit Hungary – viene dall’integrazione di Convention Bureau e Visit Hungary, che continuano a essere due entità autonome, ma fisicamente ora sono nello stesso ufficio e collaborano fianco a fianco sui mercati di riferimento. Su quello italiano, nello specifico, il focus principale si è spostato sul settore Mice, di conseguenza l’obiettivo è cambiare la percezione della destinazione, finora vista come una meta un po’ cheap, promuovendo tutto quello che è il tailor made, il lusso, l’high end».
Decisamente questa è la direzione intrapresa dalla scena alberghiera della capitale, Budapest, dove stanno aprendo nuovi hotel di lusso. Come il W Budapest Hotel, inaugurato quest’estate in un edificio d’epoca di fronte al palazzo dell’Opera, sulla centralissima via Andrássy; lavori in corso per trasformare lo storico palazzo Klotild nel Klotild Palota St. Regis Hotel Budapest, luxury brand di Marriott International, che entro fine anno dovrebbe aprire anche il 5 stelle Dorothea Hotel, parte di Autograph Collection. Inoltre, sono in via di completamento ulteriori tre strutture per opera di BDPST, compagnia di hotel management ungherese specializzata nella trasformazione di edifici storici e castelli in boutique hotel.
Se Budapest con i suoi dintorni continua a essere la principale meta turistica del Paese, grande fermento c’è anche nella regione del Lago Balaton dove, precisa Terjék, «ci sono nuove strutture di alto livello sulla costa nord, è una zona davvero completa dal punto di vista del turismo di lusso, con un’offerta che comprende 250 km di pista ciclabile, castelli che sono stati rinnovati e aperti al pubblico, cantine, wine hotel, glamping, che rappresentano ottime opportunità di bleisure. Il tutto a solo un’ora e mezza dalla capitale».
Sulla scia del crescente interesse per il turismo esperienziale si sta creando nel paese una rete di dmc specializzate, con lo scopo di valorizzare e rendere maggiormente fruibili da parte dei visitatori tutte le svariate occasioni di turismo attivo disponibili, che spaziano dalle attività a contatto con la natura alla scoperta della cultura locale autentica, attraverso la visita dei villaggi rurali e la partecipazione a corsi di cucina o di artigianato.