by Maurizio Davolio | 22 Gennaio 2018 12:25
La cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri di Succiso, sull’Appennino Reggiano, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento a livello internazionale: il secondo Premio per l’Eccellenza e l’Innovazione nel Turismo dell’Unwto, nella categoria “imprese”.
Il riconoscimento è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, che ha ricevuto 124 candidature da 40 Paesi; la premiazione è avvenuta nei giorni scorsi a Madrid, nell’ambito di Fitur.
Il progetto della Valle dei Cavalieri consiste nel rilancio di Succiso, un piccolo paese dell’Appennino che fino agli anni Cinquanta contava oltre mille abitanti, con negozi, ristoranti, bar, scuola, ufficio postale, attività produttive, e che ormai si era ridotto a poco più di 60 abitanti, in gran parte anziani, privi di qualsiasi servizio e di qualsiasi attività. Un paese destinato a morire, come tanti altri sulle nostre montagne e nelle aree interne.
Ma un gruppo di abitanti ha avuto il coraggio e la determinazione di reagire al declino inarrestabile e ha avviato negli anni una serie di iniziative, in parte rivolte agli abitanti e in parte rivolte ai visitatori e ai turisti.
La vecchia scuola abbandonata è stata recuperata e ristrutturata e oggi ospita camere per gli ospiti con licenza di agriturismo, una ristorante di successo, il caffè dove trascorrere ore in compagnia, il negozio di generi alimentari che evita trasferte di 20 chilometri per fare la spesa, una sala convegni, un centro visita del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, il noleggio di mountain bike e ciaspole, un piccolo centro benessere.
A poche centinaia di metri si trova l’allevamento delle pecore, un’attività un tempo fiorente ma che era stata abbandonata, con annesso caseificio per la produzione di pecorino e ricotta.
La Valle dei Cavalieri svolge inoltre un’attività di trasporto per i bambini della vallata che si recano a scuola, ha recuperato il campo sportivo, realizzato una staccionata per i cavalieri, gestisce due rifugi in quota e sta concludendo la ristrutturazione della vecchia canonica rimasta vuota per offrire ulteriore alloggio ai turisti.
La cooperativa, tra i soci dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (Aitr), è percepita profondamente come propria da tutti gli abitanti, recentemente ha addirittura ricevuto in donazione una casa da una famiglia locale.
Il paesino si è rigenerato, gli abitanti oggi ci vivono godendo di tutti i servizi essenziali, nei weekend e in estate Succiso si ripopola e sono tantissimi i turisti che arrivano per praticare trekking, mountain bike, cavallo, sci di fondo e ciaspole, raccolta dei funghi, pesca o anche solo per gustare la cucina locale e fare acquisti di formaggio.
Si tratta di un’esperienza replicabile, almeno sul piano metodologico, in qualsiasi altra località costretta ad affrontare problemi di sopravvivenza con l’obiettivo del rilancio e della rigenerazione.
Non a caso, già da alcuni anni parecchie delegazioni e molti studiosi provenienti anche dall’estero visitano Succiso per comprenderne le ragioni del successo.
L’Unwto ha voluto premiare un progetto che presenta risultati di eccellenza, caratteri di innovazione sociale, replicabilità.
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