Il modello di sviluppo turistico di Alula, destinazione emergente nel sud dell’Arabia Saudita, è un punto di riferimento anche per l’Unwto e del G20 Tourism Working Group per un turismo più equo e inclusivo.
Il piano Alula poggia su una stretta cooperazione tra i governi, le amministrazioni locali, le associazioni di categoria e gli operatori privati per condividere progetti di sviluppo sostenibile e lanciare nuove proposte nel mercato turistico.
A tal proposito, il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikhasvili ha dichiarato che «Mentre occorre unire tutte le forze per rilanciare l’intero comparto turistico nel mondo, dobbiamo adottare misure e piani che siano condivisibili da tutti gli attori del comparto e dalla comunità di viaggiatori e turisti. La visione di un turismo equo, sostenibile e inclusivo è al centro dell’agenda Unwto per i prossimi anni».
Anche Sua Eccellenza Ahmed Al Khateeb, Ministro del turismo dell’Arabia Saudita e presidente, ha apprezzato il lavoro svolto nello sviluppo del Modello Alula: «Questo progetto che prende il nome dal primo sito Unesco dell’Arabia Saudita, dimostra che il settore può promuovere nuove formule di turismo inclusivo a beneficio delle comunità».
Non a caso proprio nella zona di Alula il Gruppo alberghiero Accor amplierà l’attuale Ashar Resort collocandolo all’interno del brand Banyan Tree e Habitas, marchio di boutique hotel esperienziali, sviluppando un nuovo resort di lusso da 100 camere.
Una nuova opportunità di sviluppo dell’area resa possibile dalla riapertura dei principali siti culturali prevista nel mese di ottobre 2020 e con oltre 200mila anni di storia dell’evoluzione umana in quello che è stato crocevia di antiche civiltà, Alula si sta giustamente posizionando come destinazione turistica di punta dell’intera regione araba.