Italia, destinazione esclusiva per eccellenza. È questo uno dei principali risultati dello studio Enit realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart: oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le destinazioni italiane, espressamente attratti dal cosiddetto Italian style che associa al Paese un’immagine di esclusività.
In piena espansione, il turismo di lusso italiano intercetta il grande ritorno dei viaggiatori nel 2023 e beneficia del potere finanziario degli high spender, che risentono meno degli altri viaggiatori delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche. La politica dei prezzi applicata nel corso di quest’anno dalla maggior parte delle strutture ricettive italiane di alta gamma non ha praticamente dato problemi all’Italia, percepita sempre come “destinazione ideale”.
A conferma di questo trend positivo, il settore turistico di alta gamma italiano è tornato all’edizione 2023 della fiera Iltm a Cannes, dal 4 al 7 dicembre con l’Enit protagonista.
JELINIC: «FONDAMENTALE INVESTIRE»
«Investire nel turismo del lusso è un passo fondamentale per consolidare la nostra posizione nel mercato turistico globale e garantire uno sviluppo sostenibile a lungo termine per il nostro Paese – dichiara Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit – Il turismo di lusso non solo contribuisce in modo significativo all’economia, ma promuove anche l’immagine dell’Italia come destinazione di élite nel panorama mondiale. Le nostre ricchezze culturali, artistiche e gastronomiche sono tesori che possono essere valorizzati attraverso esperienze di lusso, attirando una clientela esigente e disposta a investire in un’ospitalità di prima classe. Questi investimenti non solo generano entrate sostanziali, ma anche opportunità di lavoro qualificate e durevoli. Inoltre, il turismo luxury sottolinea il nostro impegno per la sostenibilità, incoraggiando pratiche eco-friendly e consentendo la conservazione delle nostre bellezze naturali e storiche per le generazioni future. Dobbiamo essere all’avanguardia nell’offrire servizi esclusivi, collaborare con marchi di prestigio e sviluppare infrastrutture di alta qualità per garantire che l’Italia rimanga una destinazione di lusso di prim’ordine nel mondo».
I NUMERI DEL LUSSO
La forza del turismo di lusso italiano risiede anche nella sua capacità di rinnovarsi. Nel 2024, il numero delle strutture a cinque stelle – scelte dalla gran parte dei viaggiatori di alta gamma – salirà da 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025 (Fonte Thrends).
Il turismo di lusso riguarda e abbraccia tutti i settori dell’industria turistica, assorbendo il 3% del Pil nazionale, sul 6% che rappresenta il turismo in generale, o addirittura il 13% del Pil se si considerano tutte le attività economiche che ne derivano, come visite, catering. Secondo le proiezioni, entro il 2025 (Fonte Cnr-Iriss) il settore del turismo di lusso dovrebbe crescere più velocemente di qualsiasi altra tipologia di turismo.
I viaggi di lusso sono stati tradizionalmente associati ad alloggi costosi e prenotazioni in prima classe. Tuttavia, il settore si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni, incorporando esperienze uniche e personalizzate in grado di arricchire le persone durante il soggiorno. Nel complesso, il mercato mondiale dei viaggi di lusso stimato nel 2022 è destinato ad aumentare del +6% entro il 2032 (Fonte Ufficio Studi Enit su dati Statista/Future Market Insights).
Nel 2023 il numero di camere d’albergo di lusso disponibili in tutto il mondo supera 1,5 milioni. Tra i primi anni 80 e il 2023 l’offerta alberghiera di lusso è aumentata del +191% circa e si prevede un aumento del +12% entro il 2033. Sempre a livello globale, le camere d’albergo extra lusso attive sono 197mila, in crescita del +46% sul decennio precedente. Tra il 1983 e il 2023, l’offerta alberghiera extra lusso è aumentata del +447%.
Inoltre, secondo l’Ufficio Studi Enit e Statista/Aliant, mangiare in un ristorante raffinato durante le vacanze e soggiornare in un hotel a 5 stelle e 5 stelle lusso sono le attività più comuni durante la vacanza, indicate entrambe dal 61,2% dei rispondenti. Circa il 53,0% si è rilassato in una Spa, mentre il 51,4% ha fatto acquisti in un duty-free store e il 48,4% ha viaggiato per affari in prima classe.
In Italia, le strutture ricettive 4 stelle, 5 stelle e 5 stelle lusso rappresentano insieme il 21,7% del complesso degli esercizi alberghieri e sono il 3% in più nel 2022 sul 2021. Le presenze complessive rilevate solo negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, oltre 11,3 milioni, aumentano del +63,2% rispetto al 2021 e si avvicinano ai livelli del 2019 (-2,9%). La permanenza media è di 3 notti.
Nel dettaglio, le presenze internazionali in queste strutture, pari a 8,2 milioni, rappresentano il 72,7% e sono quasi il doppio rispetto al 2021 (+99,1%).