L’Uzbekistan si promuove come destinazione sicura

13 Maggio 11:18 2020 Stampa questo articolo

I dati parlano chiaro, l’Uzbekistan ha sofferto molto meno di altri Paesi l’impatto della pandemia da coronavirus e l’esecutivo locale sta pubblicizzando i dati in chiave turistica. Grazie alle rigide misure adottate dal Governo uzbeco, il numero complessivo di decessi nel paese si è fermato a sole 10 persone, mentre gli attualmente positivi al Covid-19 sono 511, su una popolazione di circa 33 milioni di persone.

In base alla mappatura dei casi Covid-19 nel modo pubblicata dalla Johns Hopkins University, il tasso di incidenza malati-popolazione si è attestato in Uzbekistan a 7,50 x 100mila persone (in Italia ammonta a 363,56 x 100mila). 

Tra le varie misure prese dal governo uzbeco, il Paese ha decretato la chiusura totale dei propri confini a partire dal 16 marzo. Questo, insieme ad una quarantena stretta e rispettata disciplinatamente dalla popolazione, ha fortunatamente contribuito a fermare l’epidemia. Queste misure fanno parte di una complessa strategia di risposta alla crisi, è articolata sia sul piano sanitario che su quello economico. 

«La pandemia ha rovinato la prima parte della stagione turistica in Uzbekistan, ma siamo fiduciosi che il paese si riprenderà. Gli Uzbechi hanno reagito bene ed in modo disciplinato alla crisi, con risultati che si vedono. L’Uzbekistan resta quindi non solo una destinazione stupenda, ma anche molto sicura per il visitatore», ha commentato Luca Nardoni, marketing manager di Gs Air.

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