by Giulia Di Camillo | 31 Maggio 2021 17:18
Si chiama Faro il nuovo gruppo di acquisto di agenti di viaggi nato dalla spinta degli associati Maavi, il Movimento Autonomo delle Agenzie di Viaggi creatosi spontaneamente il 2 marzo 2020 durante la prima protesta di piazza a Roma[1] per via delle ripercussioni economiche sul turismo dell’emergenza sanitaria, e oggi associazione di categoria sotto il cappello di Conflavoro Pmi[2] guidata da Enrica Montanucci.
Ed è proprio la presidente Maavi, in un’intervista a L’Agenzia di Viaggi Magazine, a raccontare in anteprima lo schema di Faro Group, nuova realtà del turismo organizzato pronta a presentarsi ufficialmente su Msc Splendida, in una (Un)convention programmata dal 12 al 15 giugno che toccherà i porti di Trieste, Ancona, Dubrovnik e Bari, e accoglierà circa 300 ospiti tra partner e giornalisti.
Come nasce Faro Group?
«La scintilla è arrivata da Maavi, dove si contano circa 700 agenti di viaggi indipendenti che per un motivo o un altro hanno scelto di non unirsi a un network. Inoltre, durante questi mesi abbiamo ricevuto tanti solleciti dagli operatori e in primis dai tour operator, che tra proposte ad hoc e commissioni speciali ci hanno spinto a creare questo gruppo di acquisto, con cui giustamente vogliamo dare delle opportunità ai colleghi. Il payoff è sempre lo stesso: agenti di viaggi per gli agenti di viaggi, non andiamo a toccare il territorio di nessuno. Siamo un gruppo di acquisto, non un network».
Chi c’è a capo della società?
«Il consiglio di amministrazione è composto da otto persone, tra cui ci sono anche io. L’amministratore delegato di quella che possiamo definire la holding è Giuliano Di Vincenzo; a sua volta, ci sono tre bracci operativi: Faro Club, guidato da Fabio Schiavo, Faro Service, e Faro Team Incoming, che alla guida vede Federica Bellinazzi».
Analizziamo l’attività di questi tre fari…
«Faro Club si occupa del prodotto da t.o., come ad esempio il classico mare Italia. Faro Service, invece, si occuperà di fornire singoli servizi o pacchetti personalizzati alle agenzie, affrontando costi come quelli inerenti al gestionale o anche al commercialista che comprendono solo le proprie necessità. In sostanza, non c’è nessuna fee d’ingresso. Infine, Faro Team Incoming, vero network di adv che avrà a sua disposizione anche un portale, per garantire un servizio di alta qualità e poi espandersi anche all’estero. Durante i nostri giri tra le regioni abbiamo fatto delle bellissime scoperte, e vogliamo valorizzarle, lavorando sulle opportunità e dando valore ai percorsi meno battuti».
Tutto pronto, quindi, per la presentazione ufficiale. Perché l’avete chiamata Unconvention?
«Perché l’approccio è anticonvenzionale, diverso dagli schemi fino ad oggi conosciuti dal nostro settore. Abbiamo preparato per le agenzie che parteciperanno un incontro veramente importante, fatto di percorsi informativi e formativi per un nuovo modo di approcciare il mercato e gestire le nostre aziende. Il giorno successivo alla unconvention, avremo modo di approfondire il ruolo delle adv e di presentare i servizi attraverso i tre percorsi presenti: Faro Club, Faro Service e Faro Team Incoming. Se il futuro può essere scritto sfruttando i mezzi a disposizione per rispondere alle esigenze dei colleghi e cogliere le opportunità noi ci siamo, e il viaggio può continuare, sempre ragionando di gruppo».
Maavi ci sarà?
«Certo che ci sarà, Maavi avrà il suo banco. Resta una realtà distinta e che continuerà a lavorare sul percorso istituzionale, non dimenticando assolutamente le priorità di una categoria specifica come quella delle agenzie di viaggi».
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