by Redazione | 6 Maggio 2020 12:00
La Malesia guarda al futuro, con le prime incoraggianti avvisaglie di apertura dopo un lockdown di alcune settimane. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, il Paese ha registrato 6.176 contagi totali, con 103 morti, ma il dato incoraggiante è relativo all’assenza di vittime in queste ultime settimane. Inoltre, su un totale di 4.326 pazienti dimessi, il tasso di guarigione è pari al 70%, tra i più alti al mondo.
Il primo ministro malese Tan Sri Muhyiddin Yassin, in occasione della Festa dei lavoratori, ha annunciato l’allentamento del Movement Control Order (Mco) a partire dal 4 maggio, quando hanno riaperto la maggior parte delle attività economiche, a condizione che vengano rispettate le linee guida: distanziamento sociale, evitare gli assembramenti, i parchi di divertimento, i bazar del Ramadan appena iniziato, gli eventi sociali, di intrattenimento e sportivi.
Il governo malese ha invece consentito le attività all’aperto che coinvolgono meno di 10 persone e che possono essere svolte in solitario, come jogging, corsa, ciclismo e golf.
A molti settori economici viene concessa l’autorizzazione a operare ma con misure di sicurezza certificate, tra cui la flessibilità dell’orario di lavoro per evitare il movimento di molte persone contemporaneamente, ed è fortemente incoraggiato lo smart working ove possibile. Al momento non è ancora concesso muoversi tra regione e regione, tranne per i lavoratori che devono tornare al lavoro dopo essere rimasti bloccati nella loro città natale.
«Mentre celebriamo una graduale ripresa e un allentamento delle restrizioni, continuiamo a essere vigili e a praticare la distanza sociale, indossiamo maschere ed evitiamo movimenti inutili al fine di prevenire un’ulteriore diffusione di questa pandemia», ha aggiunto il primo ministro.
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