by Redazione | 28 Agosto 2024 7:00
Le grotte di Niah (Gua Niah) nel Sarawak – in Malesia – sono state ufficialmente dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nella alla 46ª sessione del Comitato per il patrimonio mondiale tenutasi a Nuova Delhi, in India, dal 21 al 31 luglio 2024.
L’avventura è iniziata nel 2019, con l’inoltro della candidatura, ed è durata fino a poche settimane fa, quando è arrivato il riconoscimento ufficiale da parte dei 21 paesi membri del Comitato del Patrimonio Mondiale, con l’India come paese presidente per questa sessione. Oltre a essere un riconoscimento molto ambito, sottolinea l’impegno della Malesia nella conservazione del patrimonio.
Le grotte di Niah conservano i resti umani moderni più antichi del sud est asiatico, risalenti a 55.000 anni fa, il che ne fa un importante ambiente archeologico e di ricerca. Inoltre, il sito ha anche restituito utensili microlitici risalenti a 65.000 anni fa.
Con questa new entry, oggi la Malesia vanta cinque siti Patrimonio dell’umanità, tra cui il Parco Kinabalu (riconosciuto nel 2000), il Parco nazionale Gunung Mulu (anch’esso dal 2000), George Town e Melaka nello Stretto di Malacca (entrambi nel 2008), la valle di Lenggong (riconosciuta nel 2012) e, da oggi, anche le grotte di Niah.
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