Per Mangia’s Resorts and Clubs la prossima stagione sarà dedicata ai frutti della partnership con Blackstone e della nuova strategia commerciale, supportata dall’ingresso di Nick Balzan nel ruolo di chief commercial officer.
E dopo il Costanza si procede al rinnovamento di altri tre dei sei resort interessati dalla joint venture, che diventeranno 5 stelle. «La nostra strategia commerciale è offrire ospitalità upscale, un prodotto resort con un tocco italiano», spiega Marcello Mangia, presidente Aeroviaggi Spa cui fa capo il gruppo.
Le strutture attualmente nel processo di diventare 5 stelle sono il Mangia’s Santa Teresa Resort (Sassari), il Mangia’s Brucoli Resort ad Augusta (Siracusa) e il Mangia’s Torre del Barone a Sciacca (Agrigento).
L’idea è anche quella di far arrivare su due resort le insegne di brand internazionali, attualmente sono in corso le trattative con Marriott e Hilton.
LUSSO ACCESSIBILE. L’evoluzione verso un lusso accessibile è al centro degli investimenti. «Pensiamo ad esempio a un intrattenimento di qualità, non ci saranno equipe interne di animazione ma ci affideremo a professionisti esterni, per offrire sia sport che musica ed eventi culturali in partnership. Fondamentale anche il food and beverage, con strutture che avranno al loro interno diversi outlet di ristorazione, per una vera food experience. E continuiamo la formazione del personale».
FOCUS SUL PERSONALE. Proseguono infatti le attività dell’accademia e della formazione del personale e a breve ricomincerà la campagna di hiring, perché «l’evoluzione del prodotto è strettamente legata alla crescita professionale. In tutte le attività operative stiamo dando la massima attenzione a individuale i migliori talenti. E abbiamo investito su un enorme lavoro di codifica delle procedure, per organizzare al meglio questo nuovo modo di gestire l’attività alberghiera. Abbiamo anche deciso di investire sul welfare aziendale anche per gli stagionali, mossa che ci renderà più attrattivi. Il mondo del lavoro è cambiato, serve la chiave per attirare i talenti e mantenere i fidelizzati».
Anche i club vedranno un’evoluzione, con sforzi sul prodotto per migliorare la qualità dell’intrattenimento e rimodernare il concept villaggio, anche in questo caso con l’obiettivo di essere appetibili all’estero.
Una visione che si addice all’ambizione internazionale del gruppo, per la cui espansione il presidente ha chiamato appunto Nick Balzan, «Stiamo sviluppando il mercato internazionale, molto orientato a Uk, Germania, Svizzera, Austria, Francia. Abbiamo aperto una sede a Monaco di Baviera, Londra e New York oltre a Parigi».
IL TRADE. Il prossimo inverno sarà dunque dedicato a sviluppare e illustrare i nuovi temi commerciali, e ai partner di settore. «In trade we trust – sottolinea il manager – Il 65% della nostra inventory è dedicata a tour operator e agenzie. E sono convinto che ora le adv abbiano un ruolo chiave sul mercato. Allo stesso tempo credo che cambierà molto il mondo dei tour operator, cominceranno a apparire anche in Italia nuovi soggetti. Mi riferisco alle compagnie aeree che aprono anche divisioni vacanze, come easyJet Holidays, British Airways Holidays, insomma il percorso inverso rispetto a quanto accadeva negli ultimi anni con i tour operator che investivano in divisioni aeree. Ora sono i vettori, specialmente i low cost, ad aprire al mondo dei viaggi e a pacchettizare».
Ma la posizione delle agenzie, sostiene il manager, rimarrà ben saldo. «Un enorme volume di traffico resterà sempre in mano alle adv. E con la nostra evoluzione del prodotto abbiamo ora accesso a un nuovo segmento di mercato trade, come i gruppi di acquisto internazionali, e anche in Italia cominciano a scoprirci anche le adv upscale».