Mangia’s si allea con Hilton:
scatta l’operazione Sardegna
Un posto d’eccezione per un annuncio importante. La location è il nuovissimo Mangia’s Santa Teresa Resort a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna. Il cielo è plumbeo a fine settembre, il mare mosso e c’è vento, ma il fascino di questo luogo è indubbio e l’eleganza discreta della nuova struttura Mangia’s by Aeroviaggi vi si incastona perfettamente. Non poteva non essere questo il posto giusto per annunciare la nascita dell’importante partnership con Hilton (progetto anticipato qui), che – dopo quella con Marriott – giunge quasi come un “regalo di compleanno” che il Gruppo siciliano si è voluto fare per i 50 anni dalla sua fondazione. Sulla struttura, reduce da un restyling da 12 milioni di euro, si leveranno le insegne Curio Collection by Hilton prima della stagione 2024.
A chiarire l’operazione Marcello Mangia, amministratore delegato e presidente di Aeroviaggi, di cui Mangia’s è il brand: «Dal 2020, proprio quando il mondo stava entrando nel lungo periodo della pandemia, noi abbiamo realizzato un rebranding della società e sono arrivati nella nostra azienda tanti talenti, con un importante rinnovo della governance studiato per portare avanti un progetto nuovo che vuole trasformare il concept di villaggio turistico in un concept di resort, come lo si intende nei mercati internazionali, qualcosa che nel mercato italiano non era sufficientemente presente. Abbiamo investito molto e nel nostro cammino abbiamo incontrato Blackstone, con cui abbiamo fatto una società dove sono confluiti sei nostri alberghi. Uno dei frutti di questa joint venture è proprio il Mangia’s Santa Teresa Resort, hotel già esistente che abbiamo completamente ristrutturato e che abbiamo aperto a luglio, tre mesi fa: stiamo ancora vivendo una lunga stagione di pre-opening in vista di qualcosa di più importante, la nuovissima partnership con Hilton».
A questo proposito, Mangia sottolinea: «Si tratta per noi, non solo di un importante punto di arrivo, ma anche di una nuova partenza perché Hilton ci darà quella spinta in più utile per affermarci nei mercati internazionali, importando know-how e standard qualitativi, perché non basta più la bellezza del luogo e della struttura, ma servono anche le persone, la loro qualità, per costruire le emozioni che devono far innamorare i nostri ospiti. Per la nostra azienda questo è veramente un momento cruciale e siamo onorati di essere stati scelti da Hilton».
Si dice «orgoglioso» dell’accordo anche Alan Mantin, managing director development Southern Europe di Hilton: «È l’inizio di un percorso di collaborazione con un gruppo leader italiano nella gestione di resort importanti, come è il Mangia’s Santa Teresa. Per noi è l’occasione di ampliare la collaborazione con Hotel Investment Partners, che è il partner di Mangia’s in questi alberghi, azienda che fa parte del panorama di Blackstone con il quale abbiamo anche in ballo altre operazioni. Questo è il nostro inizio con la famiglia Mangia con cui condividiamo valori, impostazione, nuova visione e un percorso di crescita e riposizionamento dei loro prodotti».
«Il supporto che daremo al Mangia’s Santa Teresa Resort arriverà attraverso l’ultilizzo del nostro brand di collezione posizionato nel segmento upper upscale “Curio Collection by Hilton”, che non solo aiuterà Mangia’s ad avere supporto negli standard operativi, ma soprattutto incrementerà la visibilità del prodotto sui mercati sia nazionale che internazionali, dando un segno di ulteriore garanzia di qualità del servizio ed esperienza», sottolinea Mantin.
«Curio Collection – spiega – è un marchio di collezione che ha come obiettivo quello di raccogliere oggetti unici, ciascuno con la propria identità e caratterizzazione. Oggi Curio è presente nel mondo con 140 alberghi dei 7.400 di Hilton. In Europa, Medio Oriente e Africa ne abbiamo 61, di cui sei sono in Italia: questo è il terzo Curio Collection in Sardegna, dopo il SuliaHouse Porto Rotondo e il Baja di Chia nella zona sud orientale».
Forte la spinta sulla visibilità attraverso Curio by Hilton. «Quando parlo di visibilità nel panorama internazionale – conclude Mantin – parlo anche di accesso a un mondo di clienti fidelizzati, che oggi è forse uno dei valori principali della nostra collaborazione. Contiamo 165 milioni di titolari di carta Hilton Honors, i nostri ospiti fedeli e che rappresentano il 62% delle notti occupate in tutti gli alberghi dei 19 marchi del Gruppo nel mondo. È un’importantissima vetrina di clientela che si adatta a ogni operazione. Compresa questa»