Piovono euro sul turismo con l’inizio del nuovo anno. I fondi destinati al comparto per il triennio 2024-2026 (come anticipato al Forum di Baveno) sono stati rifinanziati di 260 milioni, in base a quanto previsto dalla legge di bilancio approvata a fine 2023. Vediamo come sono stati ripartiti:
– 110 milioni sono destinati agli impianti di risalita, con 30 milioni il 2024 e il 2025 e 50 milioni per il 2026. Nel 2027 ulteriore step del fondo fino a 80 milioni.
– 135 milioni sono per il rifinanziamento del Funt, Fondo Unico Nazionale per il Turismo: per il 2024 le risorse ammontano a 35 milioni, che diventeranno 50 nel 2025 e nel 2026 e aumenteranno a 100 nel 2027.
– 5 milioni l’anno, per un totale di 15, per il rilancio e la promozione turistica dei “Cammini religiosi”.
Intanto, è scattato il conto alla rovescia per il Giubileo 2025 e, in chiave turistica, la manovra ha previsto un Fondo funzionale alla pianificazione e alla realizzazione delle opere e degli interventi: 75 milioni per il 2024, 305 per il 2025 e 8 per il 2026.
Dedicato anche al finanziamento legato al turismo accessibile il Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità: 552.177.454 euro per il 2024 e 231.807.485 euro all’anno a partire dal 2025.
Altri interventi mirati, per aumentare il livello competitivo dell’offerta turistica e favorire la destagionalizzazione, riguardano “la detassazione del notturno e dei festivi”. A beneficiarne i dipendenti delle strutture alberghiere: in riferimento al primo semestre del 2024, si tradurrà in un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde.
Ribadite le nuove regole relative agli affitti brevi – con la cedolare secca al 21% per la prima unità immobiliare e al 26% per le altre – l’ultima misura punta a incentivare i consumi dei cittadini non europei in Italia. A partire dal 1° febbraio, infatti, scenderà da 154,90 a 70 euro il limite di spesa oltre al quale scatta l’agevolazione del Tax Free Shopping.
La manovra, dunque, tende la mano al turismo, come osserva la titolare del Mitur, Daniela Santanchè: «Un importante momento di raccordo che completa il percorso portato avanti nel 2023 e pone le basi per proseguire sulla strada già tracciata. Sono misure che in un momento storico come questo testimoniano l’attenzione di un governo che mette il turismo al centro dell’agenda politica per la prima volta nella storia del nostro Paese».