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Manovra, taglio del cuneo fiscale e più fringe benefit

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Il Consiglio dei ministri ha approvato la Manovra 2025 che, secondo quanto indicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, in termini lordi pesa circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 nel 2027. Oltre al disegno di legge di bilancio (il documento programmatico è ora al vaglio della Commissione Ue) è stato approvato un decreto legge con misure urgenti in materia economica e fiscale, e in favore degli enti territoriali, e un decreto legislativo con la revisione delle disposizioni in materia di accise.

MELONI: «NIENTE NUOVE TASSE»

«Si tratta di un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra nazione – ha affermato la premier Giorgia Meloni – Come avevamo promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti».

LE PRINCIPALI MISURE

Tra le principali misure contenute in manovra, che riguardano indirettamente anche l’industria turistica, troviamo la conferma del taglio del cuneo fiscale. Nello specifico, resteranno inalterati i vantaggi per i redditi fino a 35mila euro, che però saranno frutto di un mix di tagli contributivi e maggiori detrazioni sul lavoro dipendente (dai 20mila euro di reddito in su); a questo si aggiungerà un décalage per chi guadagna fra 35mila e 40mila euro.

Prevista anche la riduzione dell’Irpef per i redditi medio-bassi. L’intervento in questo caso è in due tempi: per ora è certa la replica dell’assetto attuale, ma la seconda aliquota (per i redditi fra 28mila e 50mila euro) potrebbe scendere dal 35 al 33% se il concordato fornirà coperture sufficienti. A tal proposito, una norma gancio è nel decreto fiscale collegato alla manovra, ma per completarla mancano 1,5 miliardi. Questi i tre scaglioni previsti ad oggi: aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro; aliquota del 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; aliquota del 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

GIOVANI, DONNE E ANZIANI

Tra le novità in lista troviamo la carta nuovi nati per i genitori con Isee fino a 40mila euro, inoltre le famiglie più numerose avranno più spazi per le detrazioni fiscali. Riguardo il capitolo pensioni sono prorogati gli interventi di flessibilità quali Ape sociale, Opzione Donna e Quota 103 oltre quelli in materia di pensioni minime.

Confermati, inoltre, gli incentivi al lavoro per i giovani e le donne nel Mezzogiorno, così come le misure dello scorso anno sulle pensioni e resta la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività. I fringe benefit prevedono importi maggiorati per i nuovi assunti che si trasferiscono per oltre 100 chilometri dalla propria residenza e la carta Dedicata a te è rifinanziata con 500 milioni.

SPENDING REVIEW PER I MINISTERI

Il documento conferma le stime sulla crescita del Pil già diffuse: +1,2% nel 2025. La spending review annunciata dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti per i ministeri varrà 2,3-2,4 miliardi di euro.

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