Continua l’estate, non solo per il caldo ma anche per i trend delle prenotazioni di viaggi in agenzia, che confermano anche per i prossimi mesi un forte interesse verso le vacanze. Chi più e chi meno, gli italiani continuano a organizzare viaggi, nonostante le tante variabili che influenzano la domanda, dal caro bollette alla situazione politico economica internazionale. Tutti aspetti di questa stagione invernale alle porte, che nel complesso si prospetta comunque vincente.
Secondo tutte le agenzie di viaggi intervistate, infatti, l’interesse per i viaggi resta alto, ed è maggiore rispetto a quello degli anni pre Covid. «Stiamo registrando alcune richieste, anche di viaggi di nozze, con ottimi riscontri – racconta Luca Giannini, titolare di Felix Travel (Grosseto) – L’incertezza della situazione internazionale, in alcuni casi, ha stemperato l’entusiasmo di prenotare subito. In genere, però, sono proprio i nostri clienti a confidarci che partire è un atto di libertà, fosse anche solo per qualche giorno».
E allora avanti tutta con le richieste di preventivi, ancora pochi per i viaggi dedicati all’outdoor e alla neve, un po’ di più per il mare dall’altra parte del mondo. A questa voglia di viaggio si oppone invece il caro prezzi, che scoraggia sotto tanti punti di vista. «Thailandia, Mar Rosso, Canarie, Kenya, Zanzibar, Giordania, Maldive, Stati Uniti. Sono queste le destinazioni che più ci stanno richiedendo i clienti per una fuga d’inverno – ha detto Federica Rosa di Far Viaggi (San Marino) – Non solo coppie o famiglie, ma anche tanti single che hanno voglia di partire in piccoli gruppi, con itinerari che non nascono solo per vedere la destinazione, ma sono arricchiti di esperienze. Certo, i budget non sono molto in linea con i prezzi del mercato, soprattutto per le tariffe aeree troppo alte e scoraggianti».
Ecco perché si è ridotta anche la durata dei viaggi che, a parte quelli di nozze, oramai difficilmente vanno oltre la settimana, quando la raggiungono.
«Noi stiamo vedendo un forte interesse soprattutto per l’Oceano Indiano, con destinazioni classiche come Mauritius e Maldive, e qualche timida richiesta sull’area caraibica – spiega Rocco Giubileo, direttore di Alimathà Viaggi (Potenza) – Per quanto riguarda la neve o i prodotti invernali, ancora niente nell’aria, ci aspettiamo qualcosa più sotto data per il Capodanno, ma non vedo una grande tendenza ad acquisti di una settimana intera, piuttosto soggiorni brevi. La situazione generale non permette programmi a lungo termine; tutto quello che è indicato con “prenota prima” ora viene valutato con maggiore timore a causa della capacità d’acquisto così variabile».
D’accordo anche Federico Pepe, di Ermes World V&T (Salerno): «Aimè, già da quest’estate i miei clienti prenotano tutti sotto data, avendo dei budget ridotti e/o meno giorni di vacanza. Questo ha comportato un lavoro molto faticoso per noi. Eppure i preventivi hanno bisogno sempre più di essere personalizzati: il mondo del turismo sta cambiando, con un approccio sempre più digitale, nuovi modi di viaggiare e un maggiore focus sulla sostenibilità ambientale».
Sull’andamento del booking natalizio e, in particolare, del mare d’inverno, ci sono agenzie di viaggi che stanno sperimentando trend completamente diversi da quelli registrati dai colleghi, addirittura con un ritorno al “prenota prima” e ai normali tempi di programmazione, una fase importante che diventa essa stessa parte fondamentale dell’esperienza di viaggio. Come a dire: l’attesa rafforza il desiderio.
«La sensibilità di prenotare in anticipo, dopo tanti anni di scellerato last minute del mondo tour operator, è pienamente recepita dai nostri clienti che, oltre a potersi organizzare per tempo a budget migliori, attendono il viaggio con quell’emozione propria di ogni desiderio», ha spiegato Luca Giannini di Felix Travel. Lo stesso sta accadendo per quanto riguarda i viaggi aziendali, con la ripresa della programmazione anticipata, vista anche la rinnovata “voglia di trasferta”.
«Anche le aziende nostre clienti stanno tornando a pianificare incentive, avendo oramai accertato l’enorme valore emotivo che rappresentano», ha aggiunto Giannini. Comunque sia – last minute o early booking – sarà un successo. Cambiano i tempi e i prodotti, ma nessuno ha manifestato una mancanza di domanda da parte dei clienti. L’interesse sui viaggi resta alto, speriamo anche i ricavi.