Mare d’inverno, l’early booking fa il suo dovere
La voglia di spiagge nel pieno del nostro inverno è un classico che per l’outgoing italiano non tramonta mai. E dalle reti di agenzie di viaggi arrivano tante buone notizie.
Antimo Russo, direttore del network Bluvacanze segnala: «Nella nostra hit parade invernale le crociere rimangono l’evergreen, seguite dalle coste spagnole, mentre sul fronte isole registriamo un vantaggio commerciale delle Canarie sull’Egitto-Mar Rosso. La flessione di questa meta è ovviamente legata all’incertezza generata dal conflitto mediorientale».
Il manager tiene a sottolineare anche come «la curva delle prenotazioni si attesti sempre sui 120 giorni in cui è in auge l’early booking» e come «la quota-mercato più significativa, del 25%, sia ad appannaggio del lungo raggio», dove marcia «bene la Thailandia, le Maldive reggono, ma i Caraibi soffrono». Tra tutte le mete, si distingue Zanzibar che «prende piede grazie a un buon posizionamento value for money, così come il Kenya».
Più o meno nuove frontiere? «Rileviamo un certo interesse per l’Oman che stiamo cominciando a promuovere nel network come destinazione leisure di qualità elevata», dichiara Russo.
TRAINO LUNGO RAGGIO
Da parte sua Dante Colitta, direttore network Welcome Travel Group, fa sapere: «Stiamo osservando un buon trend di vendita per tutte le destinazioni dell’Oceano Indiano, con particolare concentrazione sulle Maldive, che continuano a essere la destinazione regina dell’inverno, posizionandosi tra le tre più vendute in Italia. Anche Zanzibar e alcune aree dei Caraibi registrano ottimi risultati, così come l’Oriente, che sta tornando in auge. Il mare di lungo raggio, quindi, mantiene molto viva questa stagione invernale 2025».
E fortunatamente sono poche le zone d’ombra riscontrate da Colitta: «A parte Cuba, già nota per le sue difficoltà, e alcune destinazioni di medio raggio coinvolte nei conflitti in Medio Oriente, non riscontriamo particolari criticità. Certo, va detto che il Capodanno sta registrando vendite più lente. Questo probabilmente è dovuto ai prezzi e al fatto che molti viaggiatori hanno anticipato le prenotazioni. L’Egitto, in particolare, fatica a raggiungere le aspettative di crescita, sebbene stia mostrando segni di ripresa con una buona tenuta di tutto il comparto».
Novità di prodotto? «Certamente Khao Lak in Thailandia, Cartagena in Colombia e Miches nella Repubblica Dominicana, destinazioni che stanno ottenendo risultati particolarmente positivi».
ORIENTE AL GALOPPO
Articolata l’analisi di Mario Vercesi, amministratore delegato di Gattinoni Travel Network, che annota: «L’area che registra le crescite più interessanti è l’Oriente (oltre il 50%), seguito dall’Africa che con Tanzania e Kenya si conferma come una delle mete più attraenti per il mercato (oltre il 30%). Le Maldive, ad oggi la destinazione con il fatturato più elevato in assoluto, continuano la loro crescita positiva ma con percentuali meno elevate delle mete sopracitate (20%). Emirati e Oman registrano importanti crescite ma i fatturati sono inferiori a quelli di Oriente, Africa e Oceano Indiano».
Da segnalare «la ripresa dell’Egitto che dopo una flessione nell’ottobre del 2023, che ha poi caratterizzato buona parte di quest’anno, ora sta tornando ai fasti del 2022 soprattutto nelle località balneari. Mentre il resto dell’area mediorientale registra purtroppo andamenti molto negativi». E riguardo in particolare al lungo raggio Vercesi precisa: «Dopo un florido periodo di advance, registriamo qualche flessione su Capodanno, mentre per il resto dell’inverno la domanda resta elevata».
Tra le novità di prodotto spiccano «i tour Explorer, che crescono sia in termini di destinazioni che di partenze, e rappresentano un elemento di forza commerciale in inverno, soprattutto su Oriente e Africa. Ma la domanda del mare d’inverno, che è sempre alla ricerca di novità, trova interessanti risposte con una rinnovata offerta su Thailandia, Colombia e Oman».