In Marocco sale il numero delle vittime del terremoto che ha colpito il Paese sabato 9 settembre: il bilancio del sisma supera i 2.900 morti. La maggior parte dei danni è concentrata in alcune zone della Medina, costruite senza criteri antisismici, ma la parte nuova non sembra aver subito conseguenze importanti.
Mentre la Farnesina sconsiglia viaggi solo nelle località più colpite dal sisma (Al Haouz, Taroudant e Chichaoua), il turismo dopo un primo momento di arresto sta ripartendo, gli aeroporti sono operativi e i tour operator stanno riprendendo la programmazione. Conclusione positiva anche per la famiglia di italiani bloccata sui Monti dell’Atlante che sta rientrando in Italia.
Per i viaggiatori che intendono comunque muoversi nelle aree non fortemente colpite o dove comunque continua l’attività ricettiva, come Marrakesh, il ministero degli Esteri raccomanda di verificare lo stato dei voli con le compagnie aeree di riferimento e con tour operator/strutture alloggiative le effettive condizioni sul terreno.
Tra gli operatori turistici del settore, King Holidays, specializzato sul Marocco dai primi anni ’90, comunica che nessuno dei propri passeggeri ha subito alcun danno e conferma l’intenzione di dare continuità alla programmazione.
«Il Marocco è una delle destinazioni più amate dagli Italiani ed era in rapida ripresa dopo lo stop pandemico – sottolinea Barbara Cipolloni, responsabile del prodotto – In un momento come questo, la nostra risposta alla tragedia che ha colpito migliaia di famiglie è la scelta di non abbandonare il Paese e il suo popolo, fatto anche di tanti lavoratori del turismo, che mai come oggi hanno bisogno di noi. Confidiamo in un ritorno alla normalità della città di Marrakech nel più breve tempo possibile e da parte nostra, salvo indicazioni contrarie della Farnesina, riconfermiamo tutti gli impegni presi. Possiamo contare su più di trent’anni di esperienza e di rapporti umani con guide, autisti e assistenti che sono pronti a far viaggiare i clienti in completa e totale sicurezza, affinché possano scoprire quanto di straordinario il Paese ha da offrire e contribuire, con la loro presenza, ad aiutarlo a rialzarsi».