In Europa, Marriott non taglierà le commissioni. David Bartlett, vp global sales Europe del Gruppo, fornisce subito chiarimenti riguardo il futuro della distribuzione nel Vecchio Continente. Marriott, dopo il merger con Starwood, è diventata la terza catena alberghiera in territorio europeo, raddoppiando la sua dimensione in Italia, Germania, Polonia, Svezia, Portogallo, Georgia, Grecia, Serbia e Turchia.
«È una decisione che riguarda solo il mercato nordamericano, e si riferisce solo ai gruppi. In Europa non è prevista», spiega il manager in relazione alla riduzione delle commissioni dal 10 al 7% di Marriott International. Una scelta di campo nei confronti delle agenzie di Usa e Canada, seguita poi anche da Hilton, che ha annunciato il medesimo taglio nei prossimi mesi.
«Il 2017 è stato l’anno di maggiore successo per il mercato europeo: abbiamo firmato 35 nuovi contratti, per un totale di 12mila nuove camere. Un cifra che a livello europeo permette di gestire direttamente o in franchising oltre 547 proprietà e più di 110mila camere in 40 Paesi». In pipeline, inoltre, sempre in Europa, ci sono circa 200 nuove strutture e 36mila camere, «anche in mercati nuovi come Belfast, Kiev, Mostar e Tblisi; oltre ad aperture in destinazioni chiave quali Parigi, Londra, Amsterdam e Atene», aggiunge Bartlett.
L’Italia, dove il Gruppo può contare su 51 alberghi totali di cui 12 appartenenti al segmento lusso, «rimane un mercato interessante», come dimostra la recente apertura del Moxy Linate, secondo albergo del marchio dopo Malpensa. «Un brand che sta crescendo molto velocemente, ne apriranno una cinquantina in tutta Europa entro il 2020», chiude il manager.