Marriott inaugura il terzo hotel Moxy a New York
Apre il Moxy Nyc East Village, ultimo indirizzo newyorkese del brand più esperienziale di Marriott International. Situato sulla East 11th Street tra la Third e la Fourth Avenue, di fronte alla leggendaria sala da concerti Webster Hall, l’hotel include 286 camere di design, spazi per il co-working, vivaci ristoranti e bar e un’ampia offerta culturale a prezzi accessibili. Moxy East Village è la terza proprietà newyorkese del brand Moxy Hotels gestita da Lightstone, dopo le aperture di Moxy Times Square e Moxy Chelsea.
La struttura è pensata come una linea del tempo verticale, che trae ispirazione da diverse fasi della storia del quartiere: dai primi insediamenti fino ad oggi, passando per il periodo punk. Il design è ispirato all’archeologia urbana: i 13 piani dell’hotel rendono omaggio alle diverse ere del passato e del presente dell’East Village, oltre che al suo futuro. I tre desk per il check-in all’ingresso sono opera dell’artista locale Michael Sanzone, costruiti con materiali e oggetti di recupero. Dietro i desk, una tappezzeria con motivo a righe scorre lungo i muri fino al pavimento, mentre l’alternarsi di graffiti e segni grafici ricorda gli strappi dei poster pubblicitari, quando vengono rimossi dalle facciate degli edifici.
Le Queen Room, alcune dotate di divano letto, le Double/Doubles e le Quad Bunk Room includono tutte grandi finestre in stile industriale per illuminare la stanza con luce naturale. Le camere affacciate a sud godono della vista sulla Freedom Tower e sugli altri grattacieli del centro città. La Suite Jane, una entertainment suite, include sedute modulari, un ampio tavolo da pranzo o per riunioni, un angolo bar, un’area lounge multimediale, oltre ad una Queen Room adiacente con un originale letto rotondo. Ogni stanza propone opere commissionate appositamente all’artista di New York Xan Padrón, con fotografie in time lapse di cittadini newyorkesi ripresi mentre si muovono per le strade dell’East Village.
Lightstone ha collaborato con Tao Group Hospitality per i quattro ristoranti e bar di Moxy East Village. Alphabet Bar & Café, Cathédrale e Little Sister sono già aperti, mentre il rooftop bar sarà inaugurato nella primavera del 2020. «Non credo che a New York City ci siano altri posti in cui è possibile avere nello stesso luogo l’atmosfera di un caffè all’aperto e quella di una caffetteria, un bar intimo con luci soffuse, una festa sul terrazzo e un’elegante sala ristorante», ha affermato Noah Tepperberg, co-founder di Tao Group Hospitality.
L’Alphabet Bar & Café, situato nella lobby, è il cuore sociale di Moxy East Village e comprende l’area bar, una terrazza, una lounge per il co-working e sale riunioni, creando uno spazio ideale sia per il giorno che per la sera. Un murale interattivo permette agli ospiti di dare spazio alla loro creatività, sentendosi come dei moderni Basquiat o Haring: attraverso un tablet è infatti possibile lasciare il proprio tag o cimentarsi in un’opera di street art, vedendoli proiettati in tempo reale sulla parete. All’interno di Alphabet Bar & Café gli ospiti potranno consultare gratuitamente i libri proposti in un carrello dello Strand Bookstore. In collaborazione con la vicina Academy Records, inoltre, è disponibile una collezione di vinili rappresentativi della musica dell’East Village, che possono essere ascoltati comodamente in camera richiedendo un giradischi in stile retrò.
Fiore all’occhiello di Moxy East Village è Cathédrale, il ristorante franco-mediterraneo curato dallo Chef partner di Tao Group Hospitality, Ralph Scamardella, in collaborazione con l’Executive Chef Jason Hall. Dalla lobby, si accede al ristorante scendendo una scala che ricorda le uscite di emergenza poste tra due edifici nell’East Village. Progettata dal Rockwell group, è sovrastata dalla scultura teatrale in rete metallica dell’artista italiano Edoardo Tresoldi, che offre l’effetto di un grande soffitto a volta. Citato da Forbes tra i 30 artisti europei under-30 più influenti, Tresoldi è rinomato per le sue installazioni in luoghi pubblici, come Etherea al Coachella Music Festival del 2018.
Il rooftop bar, che aprirà nella primavera del 2020, prende ispirazione dai tipici giardini posti sul retro delle abitazioni newyorkesi, con luci da esterno pendenti, piante rampicanti e un colorato arredamento da esterni. Il tetto retrattile permette di utilizzare il bar in ogni stagione. Dietro al bancone, le bottiglie di liquore saranno esposte in casse in plastica per il trasporto del latte, come quelle che si vedono sui marciapiedi dell’East Village. Su una parete, intrecciato con un’edera rampicante, sarà realizzato un murale che sovrappone una mappa del quartiere a immagini che raccontano la sua storia musicale e artistica. La location sarà a disposizione per eventi privati e organizzati dall’hotel già prima della sua inaugurazione.
Come gli altri hotel del brand nel resto del mondo, Moxy East Village si fa promotore di un programma culturale che coinvolge la comunità locale e che permette agli ospiti così come alla gente del posto di incontrare artisti, ristoratori e attività del quartiere. «Abbiamo pensato questo hotel come a una sorta di crocevia: gli ospiti possono utilizzarlo come punto di partenza per le loro esplorazioni nel quartiere, mentre gli artisti e i negozi locali possono utilizzarlo come un’estensione della loro comunità», ha affermato Mitchell Hochberg, presidente di Lightstone. Ad esempio, Talk@Moxy è una serie di incontri che danno voce a diverse personalità del quartiere, mentre #SweatatMoxy è un programma incentrato sul benessere, che coinvolge diversi esperti come MNDFL e prevede sessioni di meditazione mattutine sul tetto e video di meditazione consultabili dalle tv delle camere.
L’hotel ha anche prodotto una serie di brevi video intitolati “Off the Beaten Path”, che vedono come protagonisti le celebrità del quartiere che racconteranno il passato, il presente e il futuro dell’East Village; i video sono disponibili nella programmazione delle tv in camera, online e sul canale Instagram @MoxyEastVillage. L’hotel ha inoltre siglato esclusive partnership con le istituzioni locali: ad esempio, sarà preferred hotel partner per la Webster Hall, fornendo biglietti vip a ospiti selezionati. La scuola d’arte Cooper Union avrà un suo canale dedicato delle camere per mettere in mostra i lavori dei propri studenti, esibirà dei lavori selezionati e organizzerà eventi all’interno dell’hotel, fornendo al tempo stesso agli ospiti l’accesso agli eventi del campus. Altre attività commerciali dell’East Village come ristoranti, negozi, gallerie e non solo, saranno invitati a partecipare ad eventi pop-up nella lobby e negli spazi comuni dell’hotel.
«Moxy è un brand che ha sempre rotto gli schemi delle esperienze convenzionali in hotel e siamo entusiasti di portare il nostro brand nell’iconico East Village di New York, per supportare lo sviluppo del settore alberghiero nel quartiere», ha affermato Toni Stoeckl, global brand Leader di Moxy Hotels e vice president disinctive select brands di Marriott International.
Attualmente Moxy include 46 hotel esperienziali in Nord America, Europa e Asia, con altri 104 hotel in programma d’apertura in Nord America, Asia, Caraibi, America Latina ed Europa.