Dopo British Airways e Cathay Pacific, è la volta di Marriott International. La catena alberghiera Usa, infatti, ha subito un pesante attacco hacker che ha coinvolto i dati personali di un numero come 500 milioni di clienti, tutti appartenenti al network Starwood. In queste ore, il senatore statunitense Charles Schumer ha preso subito la situazione in mano e ha fatto sapere di essere disposto a pagare il nuovo passaporto a tutti i concittadini hackerati e che ne faranno richiesta.
Per circa 327 milioni di persone – sono parte di Starwood i brand W Hotels, St.Regis, Sheraton, Westin, Element, Aloft, The Luxury Collection, Tribute Portfolio, Le Meridien, Four Points e Design Hotels – le informazioni raggiunte con l’attacco hacker sono state nome, indirizzo email e di posta, numero di telefono e di passaporto, account Starwood Preferred Guest (loyalty programme), data di nascita, genere (sesso della persona coinvolta), info su arrivo e partenza in hotel e preferenze comunicate. Per il resto dei clienti, invece, la violazione dei dati si è limitata, ad esempio, al nome o all’indirizzo email e di posta. Inoltre, un numero non dichiarato di clienti ha esposto dati sulle proprie carte di credito.
«Siamo profondamente dispiaciuti dell’incidente accaduto – ha dichiarato Arne Sorenson, presidente e ceo di Marriott International – Proseguiremo nel sostenere gli sforzi delle forze dell’ordine e a collaborare con i principali esperti di sicurezza per migliorare sempre di più. Siamo a lavoro per eliminare gradualmente i sistemi Starwood. Il miglioramento passa anche da qui».
Marriott ha messo a disposizione di chi si ritiene a rischio supporto su sito web e call center.