Dopo la fusione con Starwood, il colosso statunitense Marriott annuncia la volontà di incrementare il portfolio in Europa in tutti i segmenti, con un occhio di riguardo per quello del lusso, che al momento risulta essere il più grande e diversificato nel continente.
Una strada, però, già intrapresa da Accor, che proprio recentemente ha aggiunto un altro tassello alla sua offerta di alta gamma con la joint venture siglata con Rixos, prospettando un avvincente duello tra big dell’ospitalità anche in chiave luxury.
«Il 2016 è stato un anno importantissimo – ha dichiarato Amy McPherson, president e managing director di Marriott International Europe – Il nostro portfolio in Europa è stato ampliato con 40mila camere in seguito all’acquisizione di Starwood ed è stato raggiunto l’obiettivo di lungo termine di triplicare in dimensioni, passando a 134mila posti letto aperti o siglati alla fine del 2016. Guardando al futuro, abbiamo fissato ambiziosi obiettivi per il 2020. Vogliamo espandere la nostra leadership nei segmenti lusso e full-service, avere il più grande portfolio europeo di strutture di alto livello e raggiungere i Millennials con la categoria lifestyle a buon prezzo».
Il Gruppo, quindi, vuole espandere la sua presenza sul continente accelerando la crescita dei suoi brand di lusso più iconici, come The Ritz–Carlton e St. Regis, o dei marchi come Marriott Hotels e Sheraton.
L’azienda, intende portare in Europa il brand Delta Hotels, per un totale di oltre 4mila camere aperte o siglate entro il 2020. Tra gli obiettivi, anche quello di triplicare il numero di contratti siglati per W Hotels in Europa entro i prossimi tre anni (è già stata annunciata l’apertura del brand di design a Praga e Budapest).
Attualmente, Marriot detiene il quinto posto per numero di hotel aperti per quanto riguarda l’alta gamma, e tra questi Ac Hotels, Aloft Hotels e Four Points by Sheraton. Tra le prime mosse, quella di espandere la presenza di Courtyard Hotels in Europa, con oltre 12mila nuove camere aperte o siglate sempre entro il 2010: il brand vanta una solida pipeline di nuove aperture previste in diverse città europee tra cui Parigi, Dresda ed Edinburgo nel 2017. L’espansione del segmento “extended stay”, inoltre, prevede l’aggiunta di 30 strutture Residence Inn ed Element, pronte ad aprire in diverse città come Londra, Aberdeen e Amsterdam.
Infine, la più consistente crescita sarà quella del brand lifestyle Moxy Hotels, caratterizzato da prezzi vantaggiosi. Lanciato a Milano nel 2014, si tratta di un brand che conta oggi oltre mille camere già aperte in Europa e più di 9mila in pipeline. Con l’obiettivo di competere con altri brand esperienziali dai prezzi convenienti, il gigante targato Usa prevede di siglare accordi per altri 22mila posti letto di Moxy entro il 2020.
Nel 2017, Moxy Hotels arriverà in città europee come Amsterdam, Francoforte, Vienna e Oslo, senza tralasciare la sua crescita anche negli Stati Uniti, con aperture a New York, Seattle e Nashville. Sono stati siglati anche i primi accordi per aperture in località asiatiche come Tokyo, in Giappone.
Marriott ha annunciato questi sviluppi in occasione dell’International Hotel Investment Forum di Berlino, dove Arne Sorenson, presidente e ceo del Gruppo, è stato premiato con il Lifetime Achievement Award per i traguardi raggiunti nel corso della sua carriera, tra cui la gestione dell’acquisizione di Starwood nel 2016.
«Sono onorato di ricevere questo riconoscimento che riflette la dedizione e la lealtà degli oltre 675mila dipendenti delle nostre strutture a gestione diretta o in franchising in tutto il mondo, che rendono Marriott International quello che è», ha detto Sorenson.