Matrimoni all’italiana, 12mila coppie straniere dicono sì

Matrimoni all’italiana, 12mila coppie straniere dicono sì
06 Novembre 07:00 2024 Stampa questo articolo

Ogni anno, l’Italia attira un quarto delle coppie straniere nel mondo che vogliono celebrare il loro matrimonio all’estero. Tra questi novelli sposi, i britannici rappresentano circa il 25,7% di chi sceglie il nostro Paese per il giorno del “sì”, posizionandosi subito dopo gli americani in termini di numeri assoluti.

Nel 2024, secondo Wide Word Magazine sono previsti oltre 12.000 matrimoni di coppie internazionali in Italia e sono in crescita come attesta anche l’osservatorio di Destination Wedding Italy elaborato dal Cst – Centro Studi Turistici di Firenze, che nella sua stima previsionale valuta almeno 1.200 eventi matrimoniali in più, con un incremento intorno al +8%.

Un dato rilevante se si considera anche Federturismo Confindustria che rivela una significativa ascesa del fenomeno anche nel 2023, anno in cui gli stranieri che hanno scelto il nostro Paese per le proprie nozze sono aumentati del 22,3%.

COME, DOVE E QUANDO

I riti sono per lo più simbolici (63% dei casi), come attesta la ricerca Destination Wedding in Italy, certificando un fenomeno su larga scala che premia non solo le destinazioni classiche come Venezia, Firenze e Roma, ma anche le bellezze decentrate, magari insolite. Nel 40% dei casi la celebrazione avviene in una villa o in una dimora storica; un buon 34% è ripartito tra castelli, borghi e agriturismi.

Un fenomeno che ha una sua stagionalità immutata (primavera e autunno) ma che comincia a distribuirsi anche nei cosiddetti periodi di spalla, ovvero nel primo e nel quarto trimestre dell’anno. Questo soprattutto per decongestionare certe destinazioni già prese d’assalto dal turismo tradizionale nei periodi di picco, ovvero da giugno a fine settembre.

Il 34% dei matrimoni stranieri in Italia si svolge nel nord Italia , il 35% al centro (prevalentemente Lazio, Toscana e Umbria) e il rimanente 31% al sud e nelle isole.

REVENGE WEDDING POST COVID

Che il wedding sia diventato l’affare del momento, lo certifica anche il dato relativo al budget a disposizione, la spesa media per evento che in pochi anni è lievitata dai 35.000 euro (2018) ai 59.000 dello scorso anno, con una crescita di almeno un buon 10% annuo. Una cifra ragguardevole finalizzata al food and beverage per l’evento (35%),alla location (21%), all’ospitalità (17%) e ai servizi ancillari, come ad esempio i video, le foto o anche i fiori (27%).

Le destinazioni più popolari includono la Toscana, che è preferita dal 21% delle coppie grazie al suo paesaggio pittoresco e al fascino storico. Seguono la Lombardia, la Campania, la Puglia, la Sicilia e il Lazio. Questi luoghi sono noti per la loro bellezza naturale, le ville storiche e la gastronomia di alta qualità, elementi che li rendono ideali per matrimoni da sogno.

Per due anni, con la pandemia, non ci si è potuti sposare e quindi oggi, sempre più coppie, scelgono di celebrare il matrimonio in modo veramente sontuoso. Sono così aumentate le prenotazioni di alloggi e dei servizi correlati.

VERSO 1 MILIARDO DI EURO

La ricaduta in termini di soggiorni nel 2023, hanno generato oltre 826.000 arrivi e 2,4 milioni di presenze, con un fatturato che ha ormai superato la soglia degli 800 milioni di euro (cinque anni fa il volume d’affari era stato di 520 milioni). Anche in questa disamina gli analisti del Cst per Destination Wedding Italy tengono a evidenziare che la fascia più rilevante – pari a un buon 60% – è quella degli eventi che contemplano dai 50 ai 100 invitati, che è poi la media più tradizionale anche per i matrimoni italiani. Stime emerse anche dal sentiment degli operatori del settore interpellati, che nel 44% dei casi hanno indicato una crescita generalizzata, su arrivi, presenze e spese, di poco inferiore al 10%, con forti benefici per l’indotto.

Con tali tendenze, sarebbe davvero un successo eclatante se già quest’anno il wedding in Italia dei matrimoni di stranieri, in termini di fatturato, toccasse la cifra record di 1 miliardo di euro.

FORMULE ALTERNATIVE

«Tutti vogliono sposarsi in Italia e il wedding incide sempre di più sulla filiera del comparto turistico». Anche Ottorino Duratorre, presidente della Borsa del Matrimonio in Italia ha delle previsioni ottimistiche per quest’anno: «I dati del 2024 confermano già la continua crescita di interesse verso il nostro Paese; un aumento importante dovuto anche ai wedding planner britannici».

Tre le tendenze emergenti quella dei matrimoni celebrati in vigna (12%), così come avanza anche la formula di quello che possiamo definire “green wedding” in campagna (16%). In particolare si rileva pure una interessante evoluzione delle wedding week, ovvero prolungamenti dei festeggiamenti per più giorni, magari con l’organizzazione di gite ed escursioni che coinvolgono gli stessi invitati.

Gli operatori del comparto ogni anno propongono nuove offerte per stupire sempre più wedding planner e fidanzati. Nascono così i riti nel bosco, i matrimoni con degustazioni delle tipicità locali e quelli che prevedono visite nelle cantine sociali, quest’ultime molto apprezzate.

Crescono, inoltre, target decisamente anomali come i riti per il cosiddetto “rinnovo delle promesse” (6%) e per l’elopement, letteralmente “fuga d’amore”, ovvero un matrimonio più intimo con pochi invitati. Tra le motivazioni di fondo espresse dagli stranieri che scelgono una destinazione italiana, vale ancora la rilevazione dell’Accademia del Wedding che tempo fa annotava come paesaggi, location, cibo e tipicità sono da sempre le molle che fanno scattare la scelta di una nostra destinazioni rispetto ad altre mete. C’è poi anche una componente etnica, poiché il 20% dei matrimoni esteri in Italia vede lo sposo o la sposa (o entrambi) di origine italiana, magari anche di tre, quattro generazioni fa.

ROBA DA STAR E MADE IN ITALY

Tuttavia nella maggior parte delle richieste dimore storiche e location mozzafiato fanno da sfondo a matrimoni in cui emerge la cultura e lo stile italiano apprezzato anche dalle star che sono tra i migliori promoter del nostro turismo wedding.

Incidono le nozze dei Vip internazionali in Italia, come il recente matrimonio tra Millie Bobby Brown (l’ormai cresciuta bambina di Stranger Things) con Jake Bongiovi. La notizia, oltre che attirare i fanatici del gossip, rappresenta un veicolo importante di promozione traducendosi in una crescita economica di settore non indifferente.

Diverse le attività dedicate al comparto da molti anni, e uno sviluppo sempre più importante di esperienze dedicate, ma sempre sulla scia di idee classiche che si hanno all’estero dell’Italia, costruite in passato soprattutto dalla cinematografia che si perpetua in un immaginario di sposi in arrivo in Vespa, auto d’epoca, per lo più Cinquecento Fiat.

Importantissimi, soprattutto per gli inglesi, le decorazioni, ma non mancano delle  novità ispirate alle tipicità italiane come i “pizza party” e gli apprezzi show cooking.

Non mancano i matrimoni in spiaggia, di solito in Versilia, o sul mare ad Amalfi o Sorrento. Il tour con foto post nozze vede di solito scelte panoramiche suggestive (il Gianicolo a Roma) o piccoli borghi iconici tra Toscana, Umbria e lago di Como. Apprezzate dai britannici anche le masserie pugliesi, luogo sia di celebrazione che di set fotografico.

Leader nella fotografia wedding, Giulio Pugliese, Serena Roscetti, Stefano Gruppo confermano che tra i britannici le richieste più frequenti sono, non solo per i paesaggi, ma per gli elementi della cultura italiana e della tradizione che spesso sono integrati nell’evento.

Made in Italy anche per le bomboniere con prodotti artigianali e enogastronomici: dalle spezie ai pesti, al miele del territorio, da riportare a casa come souvenir. Molto apprezzata dalle coppie di britanniche è anche la possibilità di scoprire luoghi segreti, come la grotta del 1800 scavata a mano della Tenuta il Sogno, situata tra le colline del Cesanese, dove è possibile fare degustazioni.

Accoglie i suoi ospiti tra vigneti e botti la Pieve de’ Pitti in provincia di Pisa, dove è possibile organizzare per i giorni di evento, oltre a deliziose degustazioni di vino, anche corsi di cucina creativa, escursioni in bicicletta e picnic in campagna, fino alla caccia al tartufo con l’esperto tartufaio e il cane. Apprezzate anche le nozze nei castelli medioevali come Borgo Petroro in Umbria.

I menù scelti sono quasi sempre locali, con prodotti a chilometro zero aggiungendo talvolta qualcosa legato all’origine degli sposi, ma all’interno del matrimonio stesso non mancano esperienze  pre che per un italiano sarebbero insolite nel giorno delle nozze come nei caseifici il laboratorio per fare il  formaggio.

Qualsiasi sia la sua forma, dalla più creativa alla tradizionale il matrimonio in Italia rappresenta in ogni caso un business da cui il turismo non può più prescindere.

L'Autore

Letizia Strambi
Letizia Strambi

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