by Giorgio Maggi | 3 Settembre 2018 12:07
Di certo non si può dire che sia stato un matrimonio passato inosservato. Oltre al numero di follower dei due sposi (tra Chiara Ferragni e Fedez, si arriva senza difficoltà a una ventina di milioni di fan), che si presume hanno seguito passo dopo passo le varie tappe di cerimonia e party, ad accendere i riflettori su quello che è stato un vero proprio circo mediatico ci hanno pensato anche i politici, per una volta uniti in uno schieramento bipartisan nel chiedere conto ad Alitalia i termini della sua partecipazione della compagnia all’evento.
Ha aperto le danze, secondo quanto riferisce l’Adnkronos, il ministero dello Sviluppo economico guidato da Luigi Di Maio, che si starebbe informando sulla vicenda del gate dell’aeroporto di Linate interamente dedicato da Alitalia al volo utilizzato da Fedez e dagli invitati per raggiungere Noto, in Sicilia sede del matrimonio.
Approfondimento: “Tutti pazzi per Noto: le nozze Ferragni-Fedez occasione di marketing”[1]
La compagnia di bandiera – come si evince dai profili Instagram degli sposi – ha infatti allestito un servizio brandizzato Ferragnez per i futuri marito e moglie, e i loro ospiti: biglietto aereo, gadget di bordo e display luminosi, compresi. Sul tema è intervenuto anche il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, il quale ha chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli di «stigmatizzare la decisione di personalizzare biglietti e schermi con il logo Ferragnez» considerate «le difficili condizioni economiche della compagnia».
Pronta la replica della compagnia, secondo la quale si “è trattato di un cosiddetto volo dedicato, ossia di un volo di linea – già previsto nella programmazione operativa della compagnia – riservato a un unico gruppo di viaggiatori che, quindi, erano gli unici al gate dell’aeroporto milanese. Si precisa inoltre che non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale da inquadrare nella campagna pubblicitaria dell’azienda”, conclude la nota di Alitalia sottolineando che non si sono registrati disagi per i passeggeri in partenza dallo scalo di Milano Linate.
Intanto, sui social, è già partito il tam tam dei commenti su Twitter. Dai più contrari alla scelta di Alitalia («Il volo decorato Ferragnez mi sembra l’occasione giusta per ricordarvi gli oltre sette miliardi di euro che lo Stato italiano ha buttato per salvare dal doveroso fallimento questa putrescente compagnia di nome Alitalia», scrive ad esempio adiafora_) ai più realisti: «Chiara Ferragni con il suo matrimonio in pratica ha salvato dalla bancarotta Alitalia», dice ShipperDepressa.
E ancora, @gabryess: «La Ferragni e Fedez hanno un totale di oltre 20.000.000 di follower, paragonabili a circa un terzo della popolazione italiana e Alitalia avrebbe sbagliato a farsi pubblicità ospitandoli? Meno male che non lavorate nel marketing». Oppure @Mattiabuonocore: «Regalare un volo dovrebbe costare sui 15.000 euro in termini di mancati ricavi quanto (o forse meno) un post su Instagram di Chiara Ferragni. Uno spot su Rai1 in prima serata costa sui 90.000 euro (esclusi i costi di realizzazione)».
Chiude, in bellezza, Luca Bizzarri: «E così, dopo una cinquantina d’anni Alitalia fa una roba commerciale e di immagine giusta e sfrutta una ventina di milioni di follower. Nella foto manca Anzaldi (Pd). Un altro che si è lamentato».
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