Questione di giorni, forse di ore ormai per la firma tra il Gruppo Lufthansa e il ministero dell’Economia che sancirà il percorso di privatizzazione di Ita Airways. È scaduta lo scorso 12 maggio, infatti, la trattativa in esclusiva tra Roma e Francoforte, anche se le due parti hanno prorogato la scadenza per limare gli ultimi dettagli.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, infatti, la firma prevede lo sviluppo della privatizzazione di Ita in tre fasi. La prima, detta transition period dove Lufthansa si accorderà per versare 320 milioni di euro per rilevare il 40% del vettore tricolore attraverso un aumento di capitale riservato.
La seconda fase si attiverà proprio con l’aumento di capitale che però potrà avvenire solo dopo il via libera dell’Antitrust Ue all’operazione (probabilmente in autunno).
La terza fase sarà quella dello shareholder agreement: nel 2025, quindi, quando Ita dovrebbe arrivare al break even ci sarà l’acquisto di un ulteriore 50% delle azioni a Lufthansa per 500 milioni di euro con il Mef che conserverà il 10% della compagnia aerea.
In ogni caso, prima del closing, il Mef si impegna a versare la terza e ultima tranche di finanziamento da 250 milioni di euro, così come previsto dagli accordi con Bruxelles. Il governo, quindi, avrà versato nelle casse di Ita un totale di 1,35 miliardi di euro.
Dopo la firma ci sarà il rinnovo del consiglio di amministrazione dove dovrebbe entrare per il momento un membro di Lufthansa. Sono insistenti le voci che vedono Joerg Eberhart, ex presidente e ceo di Air Dolomiti, in lizza per questo ruolo oltre a quello di amministratore delegato di Ita Airways a guida Lufthansa.
Sempre secondo Il Sole Eberhart sostituirà Gabriella Alemanno che è stata designata dal governo Meloni alla guida della Consob.
Nel frattempo i manager di Ita Airways hanno presentato i conti aggiornati al colosso tedesco. La cassa a fine marzo ammontava a 402 milioni (+18% rispetto al budget) mentre l’operating cash flow è negativo per 22milioni (in miglioramento di 62 rispetto al budget). L’Ebitda resta negativo per 151 milioni (ma ha ridotto del 14% le perdite rispetto al budget), i ricavi passeggeri ammontano a 345 milioni.
Per i ricavi passeggeri la previsione della compagnia è di chiudere il semestre 35 milioni sopra il budget (778 milioni). La quota di mercato di Ita a marzo era del 27,1% sul mercato nazionale (+13,3% sul 2022), mentre su quello internazionale e intercontinentale arriva al 4,9%.