Mauritius: «Obiettivo 1 milione di turisti entro fine anno»
Un milione di turisti internazionali: è l’obiettivo che punta a centrare l’isola di Mauritius entro la fine del 2022. Una mission tutt’altro che impossible, dal momento che nel periodo gennaio-settembre si sono registrati 655.000 arrivi e nei prossimi mesi se ne aspettano altri 350.000 circa.
«In questo modo dovremmo raggiungere il nostro obiettivo – commenta Arvind Bundhun, direttore di Mauritius Promotion Authority, presente a Ttg Travel Experience a Rimini – che rappresenta una ripresa dell’80% rispetto al periodo pre Covid. Dalla sospensione delle restrizioni sanitarie, scattata a luglio, abbiamo visto un incremento graduale delle prenotazioni, che si è ulteriormente rafforzato dal primo ottobre, con l’inizio dell’alta stagione. L’Italia è un mercato estremamente importante per noi, questa è la ragione per cui siamo qui. Ma finora abbiamo registrato solo 15.000 turisti italiani, a causa del fatto che non ci sono più voli diretti tra Mauritius e l’Italia, ma bisogna volare via Parigi, Dubai o Istanbul. Da dicembre è però previsto il ripristino dei voli Neos e speriamo che questo spinga la domanda sulla destinazione in modo che altri vettori siano incoraggiati a servire Mauritius».
Nel frattempo si registra un incremento delle frequenze da parte di Emirates, che passa da 2 a 3 voli al giorno, mentre Turkish vola giornalmente a Mauritius e altri vettori, come Air France, hanno annunciato il potenziamento della capacità durante la stagione festiva per fare fronte a un deciso aumento della domanda sui vari mercati europei.
I turisti che giungono a Mauritius trovano una destinazione sicura sotto tutti i punti vista, compreso quello sanitario, che ha saputo gestire la pandemia in modo eccellente: su un milione di viaggiatori non ci sono stati decessi legati al Covid e pochissimi casi di ospedalizzazione.
I due anni di chiusura sono stati l’occasione per innovare l’offerta turistica e avviare nuovi progetti. «Nel periodo della pandemia il governo di Mauritius ha supportato fortemente l’industria turistica – sottolinea Bundhun – Molti alberghi hanno avviato ristrutturazioni, alcune nuove strutture hanno aperto e abbiamo cinque nuovi progetti in via di realizzazione nei prossimi 3 anni. Si tratta di hotel a 4 e 5 stelle, situati nel distretto occidentale di Black River, tra cui due complessi appartenenti a catene internazionali come Ritz-Carlton e il gruppo Stella di Mare di Dubai».
Ci sono poi numerosi progetti in corso per quanto riguarda le infrastrutture per agevolare gli spostamenti turistici, come nuove strade e la linea della metro. Tra le novità si segnalano inoltre il nuovo acquario e numerose green activity che si stanno sviluppando nel centro dell’isola.
«La differenziazione dell’offerta turistica è uno dei focus della nostra attività – aggiunge il manager – Mentre altre isole hanno solo sole, spiagge e mare, noi oltre a queste abbiamo un’offerta molto più variegata. Prima di tutto abbiamo un importante asset che è la nostra società multiculturale: la nostra gente viene da quattro continenti diversi e questo arricchisce la nostra offerta di festival, religioni, cultura, gastronomia, che fanno di Mauritius una destinazione molto più ricca e appealing».
Naturalmente, grande attenzione è posta sui temi della sostenibilità, che Bundhun definisce come un viaggio intrapreso da lungo tempo dal governo di Mauritius con azioni concrete per contribuire a un mondo più sostenibile. Queste spaziano dall’abolizione degli oggetti in plastica monouso agli incentivi per tutti i veicoli elettrici, dall’osservazione di una distanza minima dalla spiaggia per la costruzione di nuovi hotel all’uso di pannelli a energia solare e prodotti biodegradabili nelle nuove strutture con più di 50 camere.
Molte le iniziative in programma per supportare il trade e far conoscere i nuovi aspetti dell’offerta turistica mauriziana: «Durante la pandemia abbiamo rilevato che l’80% del nostro business proviene dai tour operator, e Mauritius ha sempre avuto una collaborazione molto stretta con il travel trade. Oltre a Valtur, Raro, Turchese che hanno aperto da poco le operazioni sull’isola, ci sono altri tour operator interessati e noi continuiamo a supportare fortemente il trade con attività di formazione, campagne di marketing, organizzando webinar e fam trip per far scoprire la destinazione».