Maxi multa per Airbnb: “Assicuratore non autorizzato”

19 Maggio 12:10 2023 Stampa questo articolo

Multa da 20 milioni di dollari per aver agito come assicuratore non autorizzato. È quanto disposto dal commissario per le assicurazioni dello Stato di Washington Mike Kreidler ai danni di Airbnb. Kreidler ha anche ordinato al colosso californiano di dotarsi di una polizza assicurativa idonea per continuare a offrire il suo programma Host Damage Protection a Washington.

La Host Damage Protection è parte del servizio AirCover per gli host: offre a quest’ultimi una copertura fino a 3 milioni di dollari nella rara eventualità in cui il loro alloggio o i loro effetti personali (comprese le opere d’arte, gli oggetti di valore e anche le auto parcheggiate nella proprietà) vengano danneggiati da un ospite, e anche dagli animali domestici, durante un soggiorno Airbnb.

“Airbnb dovrà pagare la multa entro il 5 giugno 2023 e assicurarsi di avere una polizza autorizzata per coprire quanto previsto da Host Damage Protection entro il prossimo 5 agosto”, si legge nella nota dell’Office of the Insurance Commissioner Washington State.

Tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2022, gli host di Washington hanno presentato quasi 13mila richieste di rimborso di cui 5.525 inviate direttamente agli uffici di Airbnb. “La società ha pagato 3.565 di tali richieste per un totale di poco più di 2,3 milioni di dollari”, aggiunge l’ufficio americano che aggiunge come ora “Airbnb debba esaminare tutte le richieste di Host Damage Protection presentate dagli host con proprietà a Washington da gennaio 2021 e precedentemente non soddisfatte, e pagherà tutti i costi coperti impropriamente negati”.

Commento tempestivo alla disposizione di Washington quello del direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, rispetto alla situazione in Italia. «Chiunque svolga attività assicurativa o rassicurativa in difetto di autorizzazione è punito con la reclusione da due a quattro anni e con la multa da euro 20mila a euro 200mila, articolo 305 del Codice delle Assicurazioni. Forse anche Ivass potrebbe avere qualcosa da dire al riguardo», ha sottolineato Nucara.

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Giulia Di Camillo
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