«Le nozze con Alitalia possono danneggiare le Fs». È l’avvertimento lanciato da Renato Mazzoncini, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, in un’intervista a La Repubblica. Dal punto di vista commerciale, riconosce il manager, «Trenitalia ha evidentemente interesse a integrare l’offerta con tutte le compagnie aeree che portano turisti in Italia». Dunque, non solo con Alitalia, «considerando soprattutto che la maggior parte dei turisti arriva da noi con altre linee aeree».
Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, Mazzoncini ricorda che la posizione finanziaria netta di Fs vede debiti per 6,6 miliardi: «Cifra gestibile se il Gruppo continua a macinare profitti e se il costo del debito non aumenta troppo». Ma se si guarda agli investimenti già programmati da Fs e annunciati in relazione alla possibile acquisizione di Alitalia «sarà necessario emettere nuovi bond».
Basti pensare, solo per fare un esempio, che per acquistare i treni regionali Trenitalia dovrà spendere tra 2019 e 2023 circa miliardi,e un altro miliardo e mezzo occorrerà nei prossimi anni per la sostituzione dei vecchi Frecciarossa. «Il rischio che vedo è che se Fs acquistasse una quota di maggioranza di Alitalia vedrebbe peggiorare drasticamente tutti gli indicatori di bilancio, bruciando anni di lavoro e sacrifici».