Per una piena ripresa del turismo bisognerà attendere il 2025. Lo conferma uno studio di Phocuswright, presentato all’International Hospitality Forum organizzato dalla Hellenic Chamber of Hotels, e dove il senior market analyst, Peter O’Connor, ha spiegato come le destinazioni mediterranee, tra cui l’Italia, «si dovrebbero riprendere prima rispetto ai competitor d’Europa».
Insieme al nostro Paese, ha detto O’Connor, mete come Spagna e Grecia (quest’ultima viene identificata come la key destination del 2021 per gli europei) sono destinate a riprendersi a una velocità maggiore.
«I vaccini porteranno a un progressivo sblocco dei viaggi a partire dal 2021, ma la ripresa sarà lenta», ha detto il senior market analyst di Phocuswright, confermando tra l’altro che, a ogni modo, il rilancio passerà in primis dal mondo dell’hôtellerie, su impulso del turismo domestico e dei bacini esteri di prossimità.
A ogni modo, da Phocuswright sono stati chiari: Circa il 60% dei consumatori ha affermato che lo sviluppo e la somministrazione di un vaccino li renderebbe più propensi a viaggiare entro i prossimi 12 mesi. Inoltre, un gran peso lo avranno appunto gli europei, nel caso della nostra Italia: «Almeno due cittadini su tre, del Vecchio Continente, si sono dichiarati disponibili a intraprendere un viaggio in Europa nel 2021, con gli inglesi e i tedeschi in pole position», ha aggiunto O’Connor. Più complesso il discorso sul lungo raggio, per cui invece bisognerà aspettare di più.