L’hotel Meliá Milano, struttura meneghina del gruppo spagnolo di hospitality di lusso, riparte dalla tecnologia, declinata in chiave green, e guarda al Mice, con le nuove sale i cui nomi celebrano la nuova identità avveniristica di Milano: la sala Torre Velasca, è uno spazio modulare convertibile in tre sezioni indipendenti mentre la Torre Diamante, pensata per ospitare mostre o congressi, è facilmente divisibile in quattro zone. C’è poi la sala Torre Galfa e la Sala Gae Aulenti vero e proprio working space che possono a loro volta offrire ambienti unici o distinti sulle base delle richieste o delle necessità.
Meliá ha poi messo a punto soluzioni tecnologiche per valorizzare le sue cinque nuove sale, puntando sul concetto di meeting ibrido fra partecipazione in presenza e conferenza meramente virtuale, come la pandemia ci ha ormai insegnato a fare. Per esempio, c’è la possibilità di organizzare conferenze concomitanti in sale diverse dello stesso hotel, come pure quella di far parlare il relatore principale solo da remoto. A questo nuovo format Meliá Milano affianca tecnologie di domotica miranti ad ottimizzare la funzionalità delle sale mediante il ricorso a una serie di movimentazioni e automatismi che si avvalgono di connessioni Internet high profile.
Il tutto con una grande attenzione alla sostenibilità: l’impianto di illuminazione anzitutto è basato su un’alimentazione a led. Inoltre l’hotel è completamente plastic free e persegue l’ottimizzazione nella gestione delle risorse energetiche predisponendo misure atte a evitare dispersioni di calore e di aria condizionata come anche il sovraccarico di produzione. L’albergo ha ad esempio un impianto di riscalamento he permette di impostare la temperatura e di mantenerla stabile evitando così sprechi nella produzione di energia elettrica.
Nel 2021 il gruppo Meliá ha ottenuto la certificazione di SP Global, per gli sforzi fatti nella direzione del green e della sostenibilità.