Meno distanza e aerei più pieni: le nuove regole Enac
La distanza tra i passeggeri sugli aerei si riduce: basta lasciare libero il sedile in mezzo a ogni fila da tre e mantenere lo schienale sempre dritto. Perché non è più necessario che ci sia un metro effettivo tra ogni passeggero. Lo ha deciso l’Enac con la sua interpretazione delle norme sul distanziamento sociale nel trasporto aereo, consentendo così ai vettori che volano in Italia di avere aerei più pieni, occupati fino al 66%.
In precedenza, spiega Il Sole 24 Ore, l’Ente nazionale per l’aviazione civile aveva stabilito che a bordo degli aerei i passeggeri avrebbero dovuto stare a un metro di distanza. Un obbligo, questo, presente solo in Italia, in base al dpcm del 17 maggio valido fino al 14 giugno, che tra l’altro ha scatenato anche le proteste delle compagnie aeree straniere, che fin dal principio hanno ritenuto come una misura del genere sia eccessiva e antieconomica.
In tutto questo, con una lettera del 26 maggio del direttore generale, Alessio Quaranta, l’Enac ha ammorbidito le prescrizioni precedenti e ha stabilito che si può volare in sicurezza se si rispettano due regole, tre se si considera anche l’obbligo di indossare la mascherina: la prima è che lo schienale del proprio sedile deve rimanere in posizione verticale per l’intero volo; la seconda è che la distanza tra i posti vicini viene misurata tra i punti mediani dei sedili adiacenti, non dai bordi.