Messico, turismo in frenata tra inflazione e uragano Otis
Il turismo in Messico, che si era ripreso rispetto al 2021, ha perso forza negli ultimi mesi, in parte anche a causa del recente uragano Otis che ha distrutto Acapulco e ha bloccato l’aeroporto di Cancún, con la destinazione temporaneamente chiusa che sta ora riaprendo ai viaggiatori. È quanto risulta da una ricerca sullo scalo condotta da Cicotur – Centro per la ricerca sul turismo e la competitività, pubblicata dal giornale spagnolo Preferente.
Il dato importante è che risultano più passeggeri nel mese di ottobre, ma meno stranieri. Gli arrivi in aereo nei primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 16,8 milioni di pax, il 14,8% in più rispetto al 2019 e l’8,1% in più rispetto al 2022. E se a gennaio i passeggeri sono cresciuti del 40,9% su base annua, a settembre sono diminuiti del 4,9%, facendo registrare due mesi di calo, secondo l’istituto nazionale di statistica e geografia del Messico (Inegi).
Questo minor arrivo di turisti per via aerea, il cui valore è sceso del 5,5% tra luglio e settembre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è sicuramente il frutto di diverse combinazioni negative.
Secondo Francisco Madrid, direttore di Cicotur, il turismo internazionale in Messico si è ripreso rapidamente dalla seconda metà del 2021 e ha beneficiato del fatto che molte destinazioni sono rimaste chiuse, o hanno subito restrizioni a causa della pandemia. Tuttavia, quest’anno ha visto la riapertura di altre destinazioni che competono con l’offerta messicana. Un altro fattore è la forza del peso rispetto al dollaro, che ha reso più costoso il prezzo dei prodotti turistici messicani. Nonostante la volatilità del tasso di cambio negli ultimi mesi, la valuta nazionale si è apprezzata rispetto alla moneta statunitense di oltre il 9%.
Da sottolineare anche il problema dell‘insicurezza, almeno in termini di percezione in alcune grandi destinazioni turistiche, alle quali si aggiunge la zona di Acapulco e Cancún post uragano. In media, nove imprenditori su 10 ritengono che tale fattore – ovvero l’insicurezza – influisca sui loro affari e sulle loro attività. Un elemento, quest’ultimo, che ha registrato una crescita sostenuta, secondo i risultati del sondaggio condotto da Cicotur.