Metamorfosi Kuda, come cambierà il t.o. di Brunamonti

Metamorfosi Kuda, come cambierà il t.o. di Brunamonti
31 Maggio 14:59 2024 Stampa questo articolo

Nuova organizzazione del lavoro e nuovi progetti arrivano in casa Kuda Tour Operator e Maestro Discovery Italy. Nuovi progetti che sono stati presentati alla stampa dal responsabile della comunicazione, Giancarlo Brunamonti, affiancato dal direttore Kuda, Gian Marco Caprotti, dal direttore di Maestro Discovery Italia – il ramo dedicato all’incoming – Silvia Andreotti, dal direttore generale di Maestro turismo, Roberto Di Giorgio, e l’amministratore unico, Matteo Brunamonti

«Stiamo lavorando a fondo nella riorganizzazione dei prodotti dando una forte spinta al lungo raggio – spiega Caprotti – vagliando una serie di destinazioni che saranno il nostro obiettivo sia nel 2024 che nel 2025 con prodotti leggermente variati. Manteniamo la base degli itinerari collettivi concentrandoci in particolare su 12 destinazioni precise: Sud Africa, Namibia, Kenia, Tanzania, Perù, Bolivia, Ecuador, Marocco, Egitto, Giordania, Vietnam, India«.

«Su queste destinazioni – prosegue – stiamo iniziando a lavorare su una serie di prodotti nuovi e che faranno parte di una prima linea, chiamata “Kuda Collection”, che proporrà partenze mensili, una per ciascuna destinazione. Inizieremo da ottobre con il Perù e così avanti, ogni mese con una destinazione differente. Si tratta di tour esclusivi, privati, che propongono in ogni viaggio delle esperienze particolari come può essere, per esempio, il tour in Tanzania durante la nascita degli Gnu».

«Seconda linea di prodotto – conclude Caprotti – è la “Vivi”, che garantisce partenze settimanali per itinerari collettivi particolari che abbiamo scelto con un corrispondente locale o itinerari in esclusiva per i nostri clienti. Inizieremo i primi di settembre con “Vivi Perù”. La linea “A modo mio” è nata, invece, per offrire viaggi in cui il cliente ha maggiore libertà di scegliere i contenuti. I turisti acquistano una serie di servizi, come voli, trasferimenti, pernottamenti e le visite più importanti. Quindi si possono costruire sul posto le altre attività. È un linea pensata per un target dai 30 ai 50 anni, ma siamo certi che non verrà disdegnato anche dagli over 50».

Giancarlo Brunamonti osserva: «Distinzione e personalizzazione oggi sono essenziali per reggere l’urto del mercato. Noi proponiamo 170 itinerari nel mondo, la maggior parte tour condivisi, ma stiamo iniziando a proporre soluzioni che solo i grandi operatori sono in grado di gestire, come, ad esempio, due tour esclusivi Kuda: uno in Marocco, allargato al nord con Tangeri e la Città Blu, un altro in Giordania, esclusivo per la nostra clientela. Naturalmente tutti questi spunti di crescita richiedono un aumento di personale, per cui presto entrerà nel nostro team un nuovo commerciale per il centro Italia e rafforzeremo il settore booking con un responsabile e un product manager per l’Oriente».

Silvia Andreotti si occuperà di Maestro Discovery Italy: «Il focus Maestro Discovery Italy è sul turismo culturale ed esperienziale a 360 gradi. Il nostro desiderio è creare esperienze dove il viaggiatore possa scoprire le realtà locali e regionali, non solo la cultura artistica, ma anche le tradizioni popolari, la ricchezza enogastronomica e l’artigianato locale. La linea di prodotto è ambiziosa perché comprende tutto il territorio nazionale ed è divisa in sezioni che prendono il nome dal mondo musicale per ricollegarci al nome dell’azienda: “Maestro”, “Rapsodia”, “Sinfonia”,  “Intermezzo”, “Aria”».

«Inoltre – osswrva ancora – siamo un’agenzia accreditata Enit e con loro prendiamo parte alle fiere internazionali. I mercati di riferimento ai quali ci rivolgiamo di più sono quello statunitense e canadese. Stiamo lavorando a un accordo importante sul mercato francese e su quello arabo».

Quali sono i vostri rapporti con le agenzie di viaggi? «A dire il vero fino a oggi sono stati un po’ complicati. A volte ci sorge il dubbio che non tutti gli operatori in agenzia riescano a interpretare e mediare le richieste del cliente e fargli cambiare idea sul fatto che non c’è un unico modo di affrontare una specifica destinazione. Il rischio è quello di perdere la vendita, perché l’agenzia non è in grado di spiegare esattamente la destinazione e le peculiarità che offriamo. Ora si tratta di individuare quelle agenzie che hanno la capacità professionale di spiegare il prodotto che noi vendiamo».

Prossimo step? «Attraverso il programma “Il mondo di Kuda” stiamo cercando agenzie partner che siano coerenti con la nostra proposta di prodotto e abbiano una clientela adeguata alla nostra offerta. Vogliamo agenzie che si affidino completamente a noi abbiamo competenza e organizzazione. Ora, poi, con la nuova struttura interna contiamo di dare una spinta importante al rapporto con le agenzie che al momento sono circa 600 ma, attraverso interventi territoriali puntiamo a individuarne  e “specializzarne” un centinaio sul territorio. Agenzie che comprendano che il rapporto con noi è trasparente e leale e che beneficeranno di una importante serie di facilitazioni e benefit».

L'Autore

Natalia Cascio
Natalia Cascio

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