Mi chiamo Hubcore e con l’Ai supporto l’incoming

Mi chiamo Hubcore e con l’Ai supporto l’incoming
31 Luglio 14:17 2024 Stampa questo articolo

Continua a crescere Destination Italia, anche nello sviluppo dell’area It. Il Gruppo nel triennio ha scelto di investire oltre 3 milioni di euro in Hubcore, la piattaforma tecnologica all in one sviluppata in circa 15 anni e specificamente studiata per gli operatori che fanno turismo incoming.

La piattaforma contiene funzionalità specifiche per le Ota che operano nel mercato, le strutture alberghiere e i dmc/dmo. Gli investimenti di Destination Italia in It sono orientati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale allo scopo di migliorare i processi di prenotazione, offrendo un servizio di qualità che sia chiaro, semplice e rapido, riducendo i tempi di elaborazione e aumentando la reattività verso i clienti.

È già iniziata la migrazione di tutti i dati di Destination Italia su Hubcore, che porterà il Gruppo a un risparmio annuo stimato sopra i 500mila euro. La piattaforma è anche presente sul mercato ed è in uso presso diversi operatori turistici.

«È cruciale investire risorse nell’It per l’incoming – commenta Dina Ravera, presidente di Destination Italia – Implementando le infrastrutture tecnologiche che supportino la crescita di un comparto economico fondamentale per lo sviluppo del Paese. È essenziale sviluppare strumenti che facilitino il lavoro di noi operatori, consentendoci di risparmiare tempo su attività ripetitive e time-consuming che possono essere facilmente gestite dall’intelligenza artificiale. L’Ai svolge un ruolo centrale in questo contesto, come confermato dalla nascita dell’associazione Turismi.Ai e dall’annuncio, in vista del G7 di Firenze, di una discussione approfondita sul rapporto tra Ai e turismo».

Ma quali sono i campi in cui la Ai può operare nell’offerta turistica? Innanzitutto, l’Ai è di grande aiuto nella stesura dei testi che accompagnano il viaggiatore, dalla raccolta delle informazioni fino all’acquisto. Vincenzo Visciano, cto di Destination Italia, aggiunge: «Noi lo chiamiamo il Copywriter Assistant: un grande aiuto per gli operatori, che possono affidarsi all’intelligenza artificiale per la creazione di testi che presentino le diverse destinazioni, modulando il tone of voice e personalizzandolo in base alle caratteristiche del canale su cui lo si sta promuovendo».

L’Ai offre un supporto essenziale anche nell’interazione diretta con il cliente. Prosegue Visciano: «Abbiamo investito nello sviluppo di un Virtual Concierge costruito sulla base del nostro Magazzino Digitale e del prodotto turistico della destinazione Italia. Questo strumento tecnologico è a supporto del reparto booking a servizio della clientela. L’unione tra il lavoro umano altamente specializzato e quello dell’intelligenza artificiale rappresenta ciò che per noi è il valore aggiunto: l’industrializzazione dei processi e l’ottimizzazione dei tempi e dei dati tramite l’Ai e la personalizzazione dei pacchetti turistici per la nostra clientela».

L’intelligenza artificiale è infatti uno strumento essenziale per l’ottimizzazione dei processi interni: consente di automatizzare azioni e informazioni standard e ripetitive e ridurre al minimo i tempi del processo di acquisto di una prenotazione. «È importante che queste tecnologie siano sviluppate in seno a strutture che abbiano grande esperienza nel mondo del turismo e in particolar modo sul territorio italiano, con tutte le sue peculiarità, in modo da poterle addestrare all’interno di un campo ristretto e molto specifico e renderle così molto più efficiente. Ma la cosa ancora più importante è certamente mantenere continua l’integrazione della tecnologia con l’opera umana, che in ogni caso nel nostro settore rappresenta una ricchezza insostituibile, fatta di conoscenza e legame con il territorio, con le sue tradizioni e trasformazioni», conclude Ravera.

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