by Andrea Lovelock | 6 Novembre 2017 11:36
Stilato il piano d’azione per l’incoming italiano anche nel 2019: dopo quest’anno dedicato ai Borghi, con incrementi di arrivi a doppia cifra, e dopo l’annuncio che il 2018 sarà l’Anno del Cibo italiano, il ministro Dario Franceschini (Mibact) ha ufficializzato che il 2019 sarà l’anno del turismo lento in occasione della presentazione dell’Atlante Digitale dei Cammini, il nuovo portale del Mibact (www.camminiditalia.it[1]) dedicato a chi vuole viaggiare in Italia lentamente.
«Il 2019 Anno del turismo lento sarà un ulteriore modo – ha spiegato Franceschini – per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici a alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile è una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà. Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo per i prossimi anni».
Di certo il cicloturismo, ad esempio, che è punto di forza del turismo lento, rappresenta uno dei target di riferimento per alcuni mercati esteri: «In Germania – conclude il ministro – sono stati censiti oltre 6,5 milioni di cicloturisti che effettuano almeno due viaggi l’anno, di cui uno all’estero».
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