In Italia i turisti cinesi spendono di più. Secondo i dati del Centro Studi per l’Impresa-Fondazione Italia Cina è proprio la Penisola la meta dove, rispetto ad altre destinazioni europee, i turisti con gli occhi a mandorla sono più disposti ad aprire il portafoglio. Una tendenza però, che risulta particolarmente evidente in una città come Milano, che da sola rappresenta il 37% della spesa cinese in Italia, seguita a distanza da Roma (17%), Firenze (9%) e Venezia (7%).
Più in generale, stando al rapporto, nel 2016 sono stati 135,13 milioni i cinesi che hanno effettuato viaggi all’estero (+5,68% rispetto al 2015). Di questi, i turisti sono stati 122 milioni (+4,27%), di cui 3,79 milioni hanno visitato il nostro Paese.
E per il 2017? Le previsioni parlano di un ulteriore incremento dei turisti cinesi nel mondo, grazie alle prospettive di crescita della classe media. «Il 2018 sarà l’anno del turismo Europa-Cina e il nostro Paese deve sapersi presentare pronto alle sfide di un nuovo turismo sempre più maturo, indipendente, tecnologico e high end – ha sottolineato Francesco Boggio Ferraris, direttore della Scuola di Formazione Permanente nata nel 2009 per offrire corsi di lingua e cultura cinese per studenti e di formazione interculturale per professionisti e aziende – nuovi media, destinazioni inedite e nuove passioni, come quella per la neve che anticipa le tendenze delle Olimpiadi invernali di Beijing 2022, devono saper essere colte dalla nostra filiera».