21 House of Stories, l’innovativo progetto di ospitalità ibrida ideato da Alessandro e Mauro Benetton, sbarca sui Navigli di Milano con una nuova struttura che integra un hotel di design a quattro stelle, ambienti per il coworking, esperienze di food e di entertainment, spazi per eventi privati e due terrazze con vista sulla città.
Affacciata sul Naviglio Pavese (via Ascanio Sforza) a 100 metri dalla Darsena, la House of Stories mette in contatto l’internazionalità e il cosmopolitismo con il quartiere, in cui è fortemente radicata in chiave di rigenerazione urbana. Grande attenzione è infatti dedicata agli spazi comuni open air, di oltre 1.000 metri quadrati, che incarnano lo spirito del quartiere. La corte interna, ad esempio, richiama l’atmosfera da Vecchia Milano, ma la attualizza con un mood conviviale e informale con le catenarie di luci tipiche dell’estate italiana.
Affacciato sul Naviglio, il bistrot Domenica si ispira alle atmosfere della domenica italiana in cui sono protagoniste la convivialità partecipata e l’allegria dei momenti spensierati in famiglia o con gli amici. Il concept food si traduce in una proposta di piatti da condividere con chi è a tavola, disegnato e perfezionato dai due giovani chef Alessio Roberto Albiero e Diego Pioli, con la consulenza di Arco srl, società fondata da Andrea Ribaldone.
L’hotel dispone di 104 camere; visibili dalla Darsena e già iconici, al settimo e ottavo piano della struttura ecco I Mirador, skybar e ristorante. In pochi giorni, I Mirador sono diventati un punto di riferimento a Milano, tanto per gli ospiti internazionali dell’hotel quanto per i townster più attenti alle novità in città.
«Siamo molto orgogliosi di questa nuova destinazione sui Navigli – commenta Alessandro Benetton – Una nuova location che arricchirà Milano di uno straordinario spazio carico di fascino e bellezza, un luogo unico in cui vivere e godere al meglio una metropoli proiettata verso il futuro. Dopo l’esperienza di successo del primo 21 House of Stories in Città Studi, con un team di giovani che ha fatto della creatività e della voglia di esplorare la propria forza, questa nuova struttura si propone sempre di più come un concept di ospitalità ibrida e innovativa, un cantiere aperto di sperimentazione e contaminazione nell’arte dell’accoglienza italiana».